#Vicenzasisolleva - Raccolta firme ed assemblea pubblica

Assemblea pubblica al Cs Bocciodromo di via Rossi 198, giovedì 22 settembre, alle ore 21.00.

12 / 9 / 2016

Questa lettera aperta è frutto dell’elaborazione di attivisti contro la guerra e le grandi opere della provincia di Vicenza.

Invitiamo tutt* a sottoscriverla fino a giovedi 22 settembre 2016, giornata nella quale ci troveremo in assemblea alle ore 20.30 presso il Cs Bocciodromo (Vicenza, via Rossi 198) per costruire insieme la campagna verso il 16 gennaio 2017.
Vogliamo far diventare quella giornata un momento condiviso di mobilitazione della Vicenza che si solleva contro le imposizioni dall'alto e contro la casta politica e finanziaria.
Per adesioni scrivere a: [email protected]


A 10 anni dall'inizio del No Dal Molin, appunti per costruire una narrazione comune.

Vicenza si solleva!
Il 16 gennaio 2017 torniamo a Ponte Marchese.

Scriviamo questa lettera aperta come attivisti impegnati nella tutela del territorio, per la pace e l'accoglienza, contro ogni guerra.
Il prossimo 16 gennaio saranno 10 anni dal sì di Romano Prodi alla costruzione della nuova base militare Usa al Dal Molin. Una scelta che, da un lato, calpestò la volontà popolare con una pesante imposizione alla città di Vicenza e, dall'altro, generò una presa di coscienza e un percorso di lotte virtuose e radicali contro la militarizzazione del territorio e le grandi opere. Ne nacque un modello di democrazia e partecipazione nuovo per Vicenza, con un movimento popolare, multiforme e moltitudinario. Quella comunità era fatta di persone molto diverse tra di loro, che insieme - unite contro i grandi poteri - hanno costruito nuove forme dello stare insieme, di unione, socialità e condivisione.
La città si era svegliata e quella forte motivazione a esserci ci ha fatto anche costruire relazioni con tante realtà del territorio italiano e non solo, comunità che nel mondo, prima di noi, si trovavano in situazioni simili ed erano già in movimento.

Ancora oggi che la base militare è stata costruita e 10 anni sono passati, quotidianamente nella nostra città possiamo ritrovare le tracce importanti di quello che ancora - seppure in altre forme - quella comunità ha lasciato al nostro territorio. Nessuno di noi ha dimenticato la consapevolezza maturata nelle assemblee, manifestazioni e iniziative, e la forza di quella energia collettiva che, se anche si è affievolita, non si è affatto dissolta, ma si è invece trasformata in espressioni ancora nuove.

Non entriamo nel decimo anno dal primo No al Dal Molin pensando a una commemorazione; al contrario, lo facciamo andando ancora in cerca del sogno e dell'utopia, come allora. Siamo ancora in cammino verso una società che ripudia la guerra, dove al primo posto stanno la tutela della terra e la difesa dei beni comuni. Vogliamo ancora lottare contro la voracità dei potenti che assicura gli interessi di pochi, e costruire un mondo diverso e migliore.

Lo abbiamo visto benissimo nella nostra città, sottoposta al continuo consumo di suolo e divorata da grandi opere inutili e costose. Vicenza è stata sorda e ignorante davanti alla richiesta di un'accoglienza degna per chi fugge da guerre o calamità naturali, e altrettanto silente e docile di fronte a chi deruba i risparmi e avvelena la terra. Questa realtà quotidiana ha generato una guerra tra poveri che rifiutiamo; vogliamo invece ri-orientare le bussole verso il sistema dei veri responsabili e le loro tristi cattedrali nel deserto, avvolte dagli scandali: ad esempio, Banca Popolare di Vicenza e Dal Molin, Borgo Berga e Gendarmeria Europea, Tav e Pedemontana..., fino alla Valdastico Nord e i recenti 800 milioni di euro stanziati per l'inizio dei lavori di quest'ennesima colata di cemento sulla terra.

Non vogliamo accettare in silenzio questa prospettiva e, anzi, siamo convinti della necessità di costruire insieme nuove resistenze e dell'urgenza di ripristinare gli spazi della discussione collettiva e della decisione comune. Per questo, intendiamo avviare un percorso che ci riporti, come 10 anni fa, a Ponte Marchese, rimontando quei tendoni che per anni hanno tenuto in scacco il governo di Roma e gli avvoltoi locali, costruendo un potente percorso di democrazia dal basso.
Vogliamo rivivere la gioia e l'energia della partecipazione del Presidio No Dal Molin: il 16 gennaio 2017 saranno 10 anni dalla notte in cui si montò il primo tendone a Ponte Marchese. Nella costante ricerca del cambiamento, vogliamo far diventare quel 16 gennaio un momento condiviso di mobilitazione della Vicenza che si solleva contro le imposizioni dall'alto, e contro la casta politica e finanziaria. Il percorso che faremo fino a quel momento, e che continueremo dopo il 16 gennaio, è il nostro vero obiettivo: in questo periodo, vogliamo mettere in connessione le lotte e i movimenti che attraversano i nostri territori, da coloro che si mobilitano contro le guerre e le devastazioni ambientali a chi protesta contro le banche a chi è stato avvelenato dai Pfas, e molti altri ancora.

A partire da queste riflessioni, ci mettiamo in cammino per costruire una narrazione comune, in direzione ostinata e contraria, di una Vicenza differente, che si solleva e costruisce una nuova sinergia capace di generare azioni concrete e virtuose, in città e provincia. 
Un’altra Vicenza è ancora possibile, insieme diamo forza ai nostri sogni: facciamo insieme il primo passo di questo cammino, in un'assemblea pubblica al Cs Bocciodromo di via Rossi 198, giovedì 22 settembre, alle ore 21.00.

Primi firmatari:

Lino Zocche, Giorgio Dal Ponte, Danilo Schenato, Arnaldo Cestaro, Stefania Tarabella, Rosella Pizzolato, Enrico Marchesini, Barbara Paluello, Angela Di Biase, Rosanna De Franceschi, Thea Valentina Gardellin, Claudio Lupo, Paola Rigo, Emanuele Rivellino, Lola Dal Lago, Lillo Dal Lago, Pina dal Lago, Andrea Silvestri, Maria Francesca Pizzato, Antoinette Rosso, Davide Martinello, Nora Rodriguez, Annalisa Marconato, Olol Jackson, Pavin Francesco, Teo Molin Fop, Chiara Spadaro, Martina Vultaggio, Giuliana Rossetto, Marko Urukalo, Federico Varsi, Giampaolo Cecchetto, Emanuela Lievore, Pamela Hall, Mauro Gonzo, Marco Zilio, Luca Bassanese, Mauro Baldassarre, Susanna Bari, Paola Zoraide Tadiello, Francesco Lauricella, Elisa Borriero, Nereo Treforti, Davide Priante, Giulia Marchi, Annamaria Castracane, Enzo Tessaro, Francesca Nardi, Paola Perin, Lorena Maistrello, Luisa Giudicotti, Lanfranco Tarabini, Luigi Tecchio, Roberto Segalla, Tino Dal Bianco, Annalisa Rizzato, Alessandro Carlassare, Dario Zamuner, Ivan Frighetto, Staffiero SIlvana, Cristina Gasparella,Tullia Terragin, Ilaria Dalla Libera, Ottavia Clemente, Tommaso Clemente, Giacomo Nardello, Giorgia Panozzo, Andriy Herman, Anna Ganzer, Daniela Perin, Enrico De Franceschi, Saveria Spiller, Alice Malanga, Fulvio Pontefisso, Zaggia Nicola, Davide Mioli, Elena Guerra, Ilaria Guerra, Piero Vianello, Marta Lovato, Alex Parolin, Davide Galtineri, Juan Carlos Cucco, Loris Fuschillo, Damiano Fantin, Nicola Alberi, Davide Travaglini, Giovanna Laiso, Zeno Rocca, Nur Brji, Anna Stefani, Mauro Perucchi, Martina Peron, Nicola Vaccari, Lorenzo Thiella, Laura Pederzolli, Sofia Diagne, Nicola Vaccari, Luca Bortoloso, Jacopo Borga, Viola Tarabini, Laura Spinelli, Martina Inderle, Erika Luzzi, Stefano Dall’Igna, Sara Spinelli, Pietro Gervasio, Finato Nicola, Roberto Fogagnoli, Nascimben Lino, Bedin Daniela, Maccagnan Adelia, Daniele Ferrarin, Luciana Bejato

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