Siamo a Lampedusa e facciamo appello a tutti perché ci raggiungano, per iniziare una staffetta che da tutta Italia garantisca una presenza sull’isola e racconti queste ore, stando al fianco delle migliaia di donne e uomini, migranti e lampedusani, che il Governo italiano tiene in ostaggio, vittime, ancora una volta dopo 10 anni, della scelta di utilizzare quella terra per spettacolarizzare la Frontiera Sud dell’Europa.
Lampedusa è una prigione non per il numero degli arrivi,
ma perché il governo ha scelto di creare questa emergenza per
trasformare i migranti sbarcati in clandestini, in barba ad ogni norma,
ad ogni minima garanzia per la persona e per la sua dignità.
Attesa, detenzione, confinamento, espulsione, sono gli unici linguaggi
che abbiamo sentito e visto praticare, quando invece sarebbe
sufficiente, per decongestionare la situazione, riconoscere ai migranti
che hanno sfidato i confini dell’Europa la libertà di arrivare e di
andare, di scegliere dove stare, attraverso lo strumento della
protezione temporanea.
Invece, mentre l’isola soffre, la fabbrica della clandestinità è a pieno
regime: trasferimenti fantasma, detenzioni arbitrarie, confinamenti
mascherati da accoglienza e poi, già diecimila migranti (quelli già
usciti da Lampedusa) dispersi più che accolti, consegnati ad un destino
di ricatti, liberi di essere invisibili, costretti ancora alla violenza
del confine per raggiungere gli altri stati dell’Europa.
Facciamo allora appello a tutti voi da qui, dall’isola prigione, per dare vita insieme ad una staffetta per stare al fianco degli abitanti e dei migranti. Per raccontare ciò che accade e costruire dal basso, da Nord a Sud, da Lampedusa a Ventimiglia, da Mineo a Gradisca, una grande campagna per la protezione dei migranti e la libertà di circolazione europea, contro la detenzione e per l’accoglienza, fin da ora, e in vista della giornata di mobilitazione diffusa del prossimo 2 aprile.
Per lo svuotamento immediato dell’isola prigione.
Per l’accoglienza e la libertà di circolazione dei migranti in Europa
Perché l’unica soluzione è la protezione.
Presidio Welcome a Lampedusa
Per contattare il presidio Welcome chiama il numero 345.7583902