Zona Rossa: report di un’emergenza mai finita

17 / 2 / 2015

Comunicato dell'assemblea permanente di Carrara

Sabato mattina è stata ultimata la prima casa fra le tante abitazioni danneggiate dall’alluvione del 5 novembre scorso nella “zona rossa”di Marina di Carrara. A rimetterla in sesto è stato l’intervento del gruppo di volontari dell’Assemblea Permanente.

Ragazzi che, spinti da puri sentimenti di solidarietà, hanno deciso di mettere a disposizione la propria manodopera e il proprio tempo libero per aiutare le famiglie che hanno subito gravi danni strutturali alle loro case. Grazie alla beneficenza e ai fondi raccolti attraverso concerti e manifestazioni si è potuto comprare il materiale per avviare i lavori di ripristino degli immobili. Una bella notizia ma la situazione è ancora molto critica.

Le case da risistemare sono ancora tante e tante sono le famiglie che a tre mesi di distanza da quel maledetto 5 novembre si trovano tutt’oggi in situazioni di disagio. Per le strade della zona si respira la malinconia che trasuda dai mobili accatastati, dalle lavatrici arrugginite e dai materassi coperti di fango. Una malinconia che strozza le parole e annoda la gola. “Senza il lavoro dei volontari avremmo ancora tutti i muri da sistemare” Ci racconta il proprietario della casa ristrutturata in via Alfio Maggiani. “Quando Stefano ha cominciato ad aiutarci è tornata in noi la speranza di rivedere la nostra casa come era prima della mattina del 5 novembre”. Queste parole mettono in luce lo stato di abbandono in cui queste famiglie vivono oramai da mesi. Oltre al contributo di solidarietà emesso a dicembre (pari a 5’ooo euro) non hanno ricevuto altri aiuti dall’Amministrazione Comunale. “Se non fosse per il lavoro dei volontari ci sentiremo completamente dimenticati” continua il proprietario “La speranza che avevamo di essere aiutati dal Comune si è vanificata nei mesi”.

A questo punto constatiamo la totale assenza di intervento dell’Amministrazione e una passiva politica del silenzio. Quali azioni hanno in programma per aiutare questi cittadini ancora in gravi difficoltà? Che fine hanno fatto i soldi donati in beneficenza al Comune da privati come la Porto S.p.A., i soldi raccolti dalla Cassa di Risparmio di Carrara e quelli degli industriali? I cittadini ritengono responsabile l’Amministrazione anche in questo caso di una mala gestione delle risorse e degli interventi, lasciando gli alluvionati in un completo stato di abbandono.

Come può il sindaco e la giunta caricarsi di questa responsabilità? Non è servito il crollo dell’argine per dimostrare la loro totale incapacità e inettitudine? L’emergenza non è  finita nella zona rossa con la recessione delle acque. Finirà solo con l’intervento di una buona politica che lavori con il presupposto di farlo nell’interesse della propria comunità. “Come è possibile tornare il prima possibile alla normalità?” ci domandano alcuni cittadini. Ed è con questo interrogativo che  ancora una volta ci rivolgiamo all’Amministrazione chiedendone le dimissioni immediate per l’ostentazione della loro assoluta incapacità e della totale omissione di responsabilità.