America india e latina: lotte popolari e nuove resistenze nel continente latinoamericano

Jesi, 16 giugno @ Spazio Comune Autogestito Tnt - Incontro/dibattito con Renato di Nicola

14 / 6 / 2016

Giovedì 16 Giugno, ore 21.00 - Spazio Comune Autogestito TNT Jesi

America india e latina: lotte popolari e nuove resistenze nel continente latinoamericano

- Incontro/Dibattito con Renato Di Nicola dell'Associazione Kabawil - El otro soy yo e della campagna Stop devastazioni e saccheggio dei territori.

Il ciclo economico e politico nel continente latinoamericano è cambiato. La stagione dei governi progressisti non ha retto alla prova dei tempi, soprattutto per l'incapacità delle sinistre al governo di uscire dal modello economico ormai dominante del “capitalismo estrattivo”. Secondo questa nuova accezione - introdotta da David Harvey – è l’appropriazione privata di ciò che viene prodotto collettivamente ad essere la base delle strategie capitalistiche. Assistiamo così alla privatizzazione dei beni comuni sia naturali come acqua e territori, sia artificiali come il sapere, la conoscenza e i servizi (evidente se si pensa allo smantellamento del welfare o alle norme rispetto alla proprietà intellettuale). Quella che viene messa in campo è una sistematica espropriazione dei valori e delle ricchezze prodotte collettivamente attraverso forme autoritarie della gestione del potere e pratiche egemoniche nella società. Il capitalismo estrattivo necessita allora del connubio di economia e politica, il controllo simultaneo tanto dei processi di produzione, del consumo e dei nuovi strumenti della finanza, quanto del controllo politico dei territori in cui agisce.

In questa nuova situazione ritrova nuovo vigore ed incidenza il potere di pochi rispetto alla moltitudine delle popolazioni e le classi dominanti possono imporre nuovi poteri forti anche con mezzi violenti ed illegali. Nonostante questo quadro però le lotte e le azioni dei movimenti a difesa dei diritti comunitari, di quelli sociali e delle conquiste degli ultimi anni si moltiplicano sperimentando sempre nuove forme di resistenza e dando vita a percorsi di costruzione di spazi di alternativa. La partita è aperta e gli scenari che emergono nel continente latinoamericano sono importanti e decisivi anche per noi che viviamo e lottiamo dall’altra parte dell'Oceano. Non solo per solidarietà o interesse astratto, ma perché la battaglia contro la devastazione dei territori e dei diritti sociali e politici può avere prospettive concrete e possibilità di successo solo se agita, allo stesso tempo, territorialmente e globalmente.