Francia - L'ouverture di Avignone in sciopero

Cronaca della giornata di mobilitazione del 4 luglio intorno al Festival di Avignone e in altre città della Francia contro l'accordo Unédic.

4 / 7 / 2014

Come avevano già stabilito in assemblea e costruito durante questi giorni, l'ouverture del Festival è stata caratterizzata dalla mobilitazione degli intermittenti, precari, disoccupati e lavoratori/trici interinali contro l'accordo Unédic appena firmato dal governo in carica.

Già dal giorno prima, la Coordination Nationale des intermittents et des précaires ha messo in pratica azioni sia di blocco che di solidarietà sociale.

Non solo gli "spettatori solidali" hanno interrotto il banchetto organizzato dal Comune di Avignone per l'apertura del Festival, il cui sindaco è del Front National; gli attivisti della CIP hanno portato avanti un’azione di solidarietà sociale, durante la quale hanno fatto la spesa ad un supermercato auto-riducendosi il costo, per poi poter distribuirlo nel loro punto di informazione contro il caro costo della vita precaria.

La sera sono state bloccate le prove del Prince d’Hambourg, spettacolo del presidente del Festival di Avignone, la cui messa in scena è saltata anche perché la maggior parte delle compagnie dell’IN hanno indetto lo sciopero per il 4 luglio. La sua visione è stata permessa solo sul canale di France 2, che era riuscito a filmarne le prove in costume. E ancora, nella vicina piccola città di Aix-en-Provence, gli intermittenti e precari hanno perturbato lo spettacolo del Ariodante, spettacolo iniziale del Festival di musica classico conosciuto in tutto il paese.

 Per l’ouverture del Festival di Avignone, 240 compagnie su 348 hanno votato lo sciopero, bloccando la programmazione prevista per quel giorno.

Dopo un’assemblea prevista alle 10 di mattina, a Avignone è partito un corteo "silenzioso" che ha bloccato le arterie della città, fino a deviare dal percorso autorizzato per interrompere il traffico all’altezza del Ponte d’Avignon, su cui i manifestanti si sono fermati.

Anche nel resto della Francia ci sono state azioni significative.

A Parigi circa duecento persone si sono date appuntamento a Bastille, da cui sono partite per occupare la Direzione Generale del Lavoro.

A Rennes gli intermittenti hanno mirato all’annullamento del concerto di “ The voice”, visto come rappresentazione della cultura “ usa e getta” e mediatizzata, dietro cui si nascondono i lavori precari sfruttati di centinaia di persone.

A Tours, la sede del sindacato padronale del Medef è stata chiusa simbolicamente.

Nel frattempo ad Avignone continuano le assemblee delle parti In e Off del Festival per continuare a allargare sempre di più gli scioperi e le azioni di blocco. Per il 7 e il 12 luglio sono previste altre giornate di mobilitazione nazionale. 

Stay tuned....

Di seguito un commento della delegazione partita dallo Sherwood Festival per sostenere attivamente la mobilitazione dei precari e intermittenti francesi. 

COMUNICATO del 3 LUGLIO

NOI, Coordinamento Nazionale dei disoccupati/e precari, intermittenti/e, riuniti il 2 e 3 luglio 2014 ad Avignone, esigiamo l'abrogazione dell'accordo anti-disoccupati firmato il 26 giuno dal governo e  applicato dal 1° luglio.

Oggi 6 disoccupati su 10 non sono indennizzati e questo accordo non farà che escludere ancora più disoccupati/e dalle garanzie sociali del lavoro. Come osano parlare di miglioramento sociale?

Si tratta di una pura e semplice distruzione dei diritti sociali di tutti.

Questo patto MEDEF/Hollande ha un solo scopo: fare delle economie a spese dei più precari per giustificare il trasferimento di 50 miliardi alle imprese attraverso il patto di responsabilità.

Per creare lavoro?

Questo patto d'austerità genera 60 000 nuovi disoccupati in più : pensano di  prenderci in giro?

Da 11 anni lottiamo perché l'indennizzo di disoccupazione diventi un vero sistema di solidarietà inter-professionale . Esistono proposte per un modello di protezione sociale giusto ed economicamente realizzabile.

Il governo propone una trattativa caricaturale. Cerca di dividerci per mascherare le sue contraddizioni, i suoi tradimenti e le sue proprie divisioni interne.  Ancora oggi riconfermano peggiorandolo il protocollo UNEDIC del 2003 che solo qualche mese fa denunciavano insieme a noi! Pensano di prenderci in giro?

Noi non torniamo indietro!

Le nostre azioni continueranno.

Il coordinamento chiama ad amplificare il movimento di lotta.

Invitiamo tutte le strutture, le organizzazioni, i sindacati, i partiti politici, tutti quelli che hanno denunciato la firma dell'accordo a partecipare al movimento ed a passare dalla solidarietà all'azione.

Il 4, 7 e 12 luglio 2014 saranno giornate di sciopero e di mobilitazione nazionale.

Quello che difendiamo lo difendiamo per tutti.

Siamo ad Avignone per questo…

Avignone 3 luglio 2014 

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