La CIDH torna ad Ayotzinapa per proseguire le indagini sui 43 desaparecidos

14 / 11 / 2016

Sono arrivati in Messico il giorno 10 novembre i membri del Mecanismo Especial de Seguimiento, l’organo istituito dalla CIDH (Comisión Interamericana de Derechos Humanos) per dar seguito alle indagini sulla sorte dei 43 ragazzi della Escuela Normal Rural Isidro Burgos di Ayotzinapa che risultano ancora desaparecidos dopo oltre 25 mesi. Il mecanismo è stata una vittoria del comitato dei genitori, delle associazioni dei diritti umani e dei movimenti che accompagnano i genitori, dopo che ad aprile scorso Enrique Peña Nieto aveva fatto in modo di far terminare l’importante lavoro di contro inchiesta del GIEI, il gruppo di esperti interdisciplinari che ha scardinato la verità storica prodotta dalle istituzioni messicane. Per la Procura della Repubblica infatti gli studenti sarebbero stati rapiti e bruciati nella discarica di Cocula da un gruppo criminale aiutati da “qualche” elemento deviato della polizia perché scambiati per membri di un cartello rivale. In questa ricostruzione fantasiosa degli eventi si omette, naturalmente, il ruolo attivo (di esercito e polizie statali e federali) e passivo (della Procura della Repubblica che ha occultato le prove) degli organi statali. Il GIEI, prima di dover abbandonare il lavoro è riuscito comunque a confutare la verità storica prodotta dalla Procura della Repubblica e a stabilire che gli studenti non sono stati bruciati nella discarica di Cocula. Le indagini riprenderanno proprio da questo punto centrale della vicenda. Per James Cavallaro, uno dei membri del team e presidente della CIDH, “Lo Stato messicano ha l’obbligo di appoggiare il lavoro del mecanismo per determinare la sorte dei 43 ragazzi e per giungere all verità.”

Gli obiettivi del mecanismo sono di dar seguito alle raccomandazioni del GIEI e monitorare lo sviluppo delle indagini ufficiali, ma al tempo stesso appoggiare la ricerca dei desaparecidos, difendere le vittime e le famiglie coinvolte e incentivare le le condizioni strutturali perché tali eventi non si ripetano. Tra le attività dei membri del mecanismo sono previste visite ufficiali, conferenze stampa, incontri pubblici e riunioni di lavoro che si terranno presso la scuola di Ayotzinapa.

*** È attivista del Centro Sociale Rivolta di Marghera e dell’associazione Ya Basta! Êdî bese! con cui ha organizzato numerose carovane in Messico e collaborato alla realizzazione di progetti di solidarietà con le comunità indigene zapatiste, tra i quali il progetto El Estadio del Bae, Agua Para Todos e Que corra la voz. Saltuariamente racconta su Sportallarovescia il doping nel ciclismo. Nel tempo sottratto alla libertà dal capitalismo, fa l’educatore a ragazzi con disabilità. Quando può cammina domandando per il mondo...

Tratto da: yabastaedibese