Il 4 Ottobre quelli che sono sempre capaci di sentire nel più profondo qualunque ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo, ne siamo certi, saranno al porto di Napoli.E’ in quel giorno che il veliero Estelle getterà la sua ancora nel porto della nostra città prima di ripartire alla volta di una destinazione lontana, Gaza City.La Estelle fa parte della Freedom Flottilla, la coalizione internazionale che dal 2010 cerca di raggiungere via mare la Striscia di Gaza, la sottile regione costiera in cui vivono in stato d’assedio quasi 2.000.000 di palestinesi.Alla popolazione di Gaza non solo è del tutto preclusa la libertà di movimento, ma le più semplici azioni della vita quotidiana sono resi impossibili: per lunghi mesi Israele ha vietato l’ingresso a Gaza dei più innocui prodotti adducendo non precisati “motivi di sicurezza”. Come se la quotidiana ingiustizia dell’assedio non fosse sufficiente, a cavallo tra il 2008 e il 2009, Gaza ha subito una durissima offensiva militare israeliana, l’operazione Piombo Fuso, che ha causato in tre settimane 1457 morti, di questi 1444 palestinesi e 13 israeliani (di cui 4 uccisi dal fuoco amico).
Messi
difronte all’arrendevolezza e alla vera e propria complicità, di Stati e
Istituzioni internazionali, centinaia di attivisti internazionali hanno
deciso di “sfidare” l’assedio illegale israeliano dal basso, dare vita
alla Flotilla della Libertà, con la quale arrivare a Gaza senza chiedere “permesso” ad Israele, la più grande potenza militare del Mediterraneo.
Flotilla
I e II non sono riuscite ad arrivare a Gaza: nel maggio del 2010 una
delle navi che componeva la prima Flotilla, la turca Mavi Marmara, venne
attaccata in acque internazionali dalla Marina israeliana: le vittime
furono undici e centinaia gli attivisti arrestati. Israele si dimostrò
incurante degli occhi del mondo puntati sulla Flotilla –quegli stessi
occhi troppo spesso chiusi di fronte agli orrori quotidiani in
Palestina- riservando agli attivisti internazionali lo stesso
trattamento riservato al popolo palestiese da oltre sessant’anni: “uso
sproporzionato dell’uso della forza”, un bagno di sangue.
Speriamo
nel contributo di tutti, perché solo con l’aiuto di tanti si riuscirà a
“spingere” le Estelle in mare fino farla arrivare lontano, fino a
rompere l’assedio di Gaza.
Con Vik e la Palestina nel cuore, Restiamo Umani.
Napoli per la Freedom Flottilla
MOSTRA D'OLTREMARE
piazzale tecchio - fuorigrotta - napoli
:::LIVE for PALESTINE:::
dalle ore 20:00 si succederanno sul palco...
- 99 POSSE live
- Bisca
- Napoli Rockers Syndicate
- Slivovitz
- Rione Junno
- Indubstry
apertura cancelli ore 19. Anticipatevi che il concerto comincia!
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le sottoscrizioni all'ingresso andranno interamente a finanziare la Freedom Flotilla 3, imbarcazione che, partita dai porti svedesi, farà scalo a Napoli prima di partire alla volta di Gaza per provare a rompere simbolicamene il blocco in cui i palestinesi sono costretti dal governo israeliano.
Spingiamo in mare la Estelle!
http://freedomflotilla.it/
Sarà possibile contribuire alla sottoscrizione per la Freedom Flottilla partecipando alla colazione organizzata al D.A.D.A, sede centrale Università Federico II, C.Umberto I 54, Lunedi' 24 settembre dalle ore 8:00