Elezioni presidenziali in Croazia

Presidenziali in Croazia; Sincic, il candidato del movimento per la casa

Il candidato presidente di 24 anni del movimento contro i pignoramenti delle case ottiene il 16,6% alle elezioni presidenziali.

29 / 12 / 2014

Dopo il primo turno delle elezioni presidenziali la Croazia si è risvegliata con una sorpresa. Non sto parlando dell'inattesa piccola differenza di 1,5 % tra il candidato uscente di centrosinistra Josipovic, super favorito nei sondaggi e la sfidante Grabar-Kitarovic del centrodestra i quali si sfideranno al ballottaggio il prossimo 11 gennaio. La vera sorpresa e il vero vincitore di questa tornata elettorale è il 24enne Ivan Sincic con il suo 16,6%. Questo giovanissimo studente di ingegneria elettrotecnica è un candidato che proviene dal movimento politico “Zivi Zid”, letteralmente “Muro Vivo” anche se la traduzione più appropriata sarebbe “Scudo Umano”. E' un movimento politico e sociale con più di mille attivisti, attivo in tutto il paese che ha come attività principale la lotta contro gli sfratti e per il diritto alla casa. Sincic è uno dei fondatori e dei coordinatori di questo movimento e ha scelto di presentarsi alle elezioni per dare visibilità e parola a chi ogni giorno rischia di perdere l'abitazione.

In Croazia le banche, in maggioranza straniere, hanno un grande potere e una grande influenza sulla classe politica locale e nazionale. La stragrande maggioranza di croati è proprietaria di casa ma per poterla comprare ha dovuto contrarre mutui con queste stesse banche a interessi altissimi. Il peggioramento della crisi economica, i bassi stipendi rispetto all'altissimo costo della vita e la perdita dei posti di lavoro fa sicché sempre più persone non riescono a far fronte ai mutui e si trovano col fiato sul collo. Le banche allora agiscono attraverso i tribunali per prendersi le case che gli inquilini non riescono a pagare, ovvero procedono al pignoramento.

“Zivi Zid” nasce nel 2012 sull'onda delle grandi manifestazioni di piazza del 2011 contro la crisi economica e la corruzione della classe dirigente dell'allora governo di centrodestra guidato dalla HDZ. Nel corso del tempo si è formata una fitta rete di attivisti e sfrattati in tutto il paese, dalle città più grandi ai paesi piccoli. Nel giorno del pignoramento decine di persone formano gli scudi umani per impedire alla polizia di eseguire lo sgombero di una casa o di intere palazzine. Lo Stato e le amministrazioni locali non danno alcuna risposta all'emergenza abitativa anzi mandano la polizia in tenuta antisomossa per sfrattare famiglie, madri single o anziani. Basta fare un giro su youtube per vedere come vengono mobilitati decine se non un centinaio di celerini, camionette della polizia, vengono chiuse le strade con transenne per impedire l'arrivo di amici e solidali. In alcuni casi il tribunale non comunica nemmeno la data dello sfratto alla persona pignorata in modo da evitare l'arrivo degli attivisti. Una pratica illegale e anticostituzionale contro la quale il movimento ha ricorso anche in tribunale.

Di fronte a un contesto del genere i cittadini sotto pignoramento vedono il movimento di “Zivi Zid” come unica ancora di salvezza e in effetti i suoi militanti sono gli unici che offrono un aiuto concreto di fronte alla totale assenza delle istituzioni preposte. Grazie alla presenza degli attivisti finora sono stati bloccati 35 pignoramenti di case, appartamenti o intere palazzine di decine di famiglie che altrimenti sarebbero finiti in mezzo a una strada. Negli ultimi mesi il movimento ha fatto un salto di qualità e oltre ai blocchi degli sfratti è passato alle occupazioni di case. Infatti a Zagabria una palazzina disabitata e pignorata da una banca per il fallimento del costruttore è stata occupata da famiglie e coppie che non riuscivano più a pagare gli affitti e i mutui. Nella sola capitale ci sono più di 10 mila case sfitte mentre l'emergenza abitativa continua a crescere.

Torniamo ora al candidato Sincic e alla sua campagna elettorale che lo ha visto girare tutto il paese con un grande consenso tra lavoratori, disoccupati, pensionati e sopratutto giovani. Il primo punto del suo programma prevede la lotta contro il sistema mafioso, le oligarchie politiche colluse con gli affaristi che per 20 anni hanno derubato il paese. Gli scandali in merito sono frequenti. L'ultimo ha riguardato il sindaco di Zagabria, Milan Bandic arrestato per corruzione, abuso d'ufficio e abuso di potere in merito alla vicenda di Zagrebacki Holding, una mega municipalizzata della capitale da cui sono stati sottratti ingenti capitali finiti nelle tasche di uomini vicini al primo cittadino. Dopo tanti anni è venuta finalmente a galla una cupola affaristico-mafiosa di cui tutti sapevano e che ci ricorda da vicino gli scandali italiani, ultimo in ordine di tempo quello di Mafia Capitale. Per chi segue le cronache dei Balcani si ricorderà anche la condanna a 9 anni di carcere all'ex primo ministro Sanader per corruzione e per aver intascato milioni di euro di soldi pubblici. Ora l'ex capo di governo del centrodestra si trova nel carcere di massima sicurezza a Lepoglava.

Nella campagna elettorale Sincic si è espresso inoltre contro le privatizzazioni che hanno impoverito ulteriormente i cittadini, a favore della sovranità monetaria minata dalle banche straniere, del ritorno in Croazia del denaro sui conti esteri, più risorse per la sanità e l'istruzione e per il blocco dei pignoramenti. Si è dichiarato a favore della legalizzazione della cannabis per scopi terapeutici e a favore dell'amnistia per tutti coloro che si trovano in carcere per aver usato la marijuana. Non è contrario all'Unione Europea ma essa non deve essere l'unione dei banchieri come lo è adesso. “Non vogliamo essere schiavi nel nostro paese” ha dichiarato e “dover accettare i diktat di Bruxelles per trovarci nella situazione della Grecia.”

Il potere del Presidente della Repubblica in Croazia è molto limitato, simile a quello italiano. Il fatto però che un candidato così giovane e proveniente dai movimenti sociali, espressione delle migliaia di persone che non si sentono rappresentate dai due partiti dominanti nel paese, i socialdemocratici della SDP e i conservatori della HDZ, sia riuscito ad ottenere il 16,6% dei voti rappresenta un dato straordinario. E' il frutto di un lavoro politico capillare nei territori non solo sul problema abitativo ma su tutte le situazioni di difficoltà che la gente vive a causa della crisi economica. Il numero di attivisti e simpatizzanti continua a crescere e a diffondersi anche grazie al sapiente uso dei social network. Questo risultato esprime anche il forte disagio di migliaia di croati che si trovano ogni giorno a lottare per sopravvivere mentre l'attuale governo di centrosinistra non riesce a dare risposte concrete a chi è senza lavoro o senza casa.

Sincic ha già dichiarato che il movimento si candiderà alle prossime elezioni parlamentari che hanno un valore molto più importante rispetto a quelle presidenziali. L'aspetto più importante sarà però vedere se nei prossimi mesi questo lavoro nei territori potrà sfociare in mobilitazioni di massa perché è dalle piazze che veramente si può ambire a un cambiamento reale del paese.