Una rivolta da raccontare: donne, diritti e democrazia in Tunisia

Mercoledì 11 maggio ore 18 a ESC atelier autogestito - Via dei Volsci 159 (San Lorenzo) verso l'happening Euro-mediterraneo, 12-13 maggio a La Sapienza.

9 / 5 / 2011

La rivoluzione tunisina non è finita, il futuro è ancora da scrivere, la fase di transizione è ancora aperta.

Molto ci hanno insegnato le giovani donne scese in piazza tra dicembre e gennaio a Tunisi e in tutto il paese. Se la rivoluzione per i diritti, la dignità e la libertà ha unito contro un regime corrotto e autoritario, ora è il momento di metabolizzare il cambiamento e costruire strumenti democratici nuovi.

Studentesse, bloggers, giornaliste, avvocatesse, disoccupate, si sono ritrovate nelle piazze per affermare la propria dignità e trasformare le proprie vite nello spazio e nel tempo della rivolta, in termini di partecipazione alla vita politica, culturale, sociale, economica del proprio paese. 

La difesa dei diritti delle donne è sempre stata di fatto questione di governo e dell’agenda politica tunisina. Le donne sono state utilizzate come uno strumento di marketing, di negoziazione, di propaganda politica. E’ vero, la Tunisia è il fiore all’occhiello del mondo arabo: a partire dal 1956, Bourghiba ha proibito poligamia e matrimonio per le minori, permesso divorzio e aborto (ben prima dell’Italia), resa obbligatoria l’istruzione delle bambine. Ma la formalizzazione di alcuni diritti non ha eliminato discriminazione, violenza e disuguaglianze.

In previsione delle elezioni per l’Assemblea Costituente del 24 Luglio, il rischio più alto per le donne tunisine è, ad oggi, doppio: da una parte il ritorno della vecchia classe dirigente di ben ali e dall'altra la minaccia del fondamentalismo islamico. la fase attuale si configura particolarmente delicata, e il dibattito sul velo ne è un esempio.

Vorremmo proporre dunque un racconto-inchiesta, un incontro pubblico ma informale, un momento di confronto a più voci con Youad Ben Rejeb (attivista tunisina, parte del progetto dell’Université Femministe di Tunisi), per fare il punto della situazione sulla rivoluzione tunisina e per aprire uno spazio di riflessione e proposta per tutt* coloro che vedono lo spazio euro-mediterraneo come un’ipotesi possibile, un campo di battaglia per conquistare il futuro

A cura di Info-sex

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