Solidarietà da tutto il mondo!

Russia - Processo alle Pussy Riot, il 17 agosto il verdetto

Mentre si attende il destino delle cantanti russe a processo a Mosca le cantanti Madonna e Bjork durante alcuni concerti hanno espresso la loro solidarietà al gruppo delle Pussy Riot, dedicando a lore alcune canzioni di repertorio.

14 / 8 / 2012

Il verdetto sulla punk band anti Putin Pussy Riot verrà pronunciato il 17 agosto, ad annunciarlo è stato il giudice del  Tribunale di Khamovniki a Mosca, dove si svolge il processo al trio. In aula le tre ragazze che  nel loro discorso finale hanno citato frasi di  Solzhenytsin, del Nuovo Testamento, finendo poi con un attacco diretto al  «sistema Putin».

Continuano intanto  gli appelli internazionali per la liberazione delle componenti del gruppo arrestate.

Il gruppo ha ricevuto anche il sostegno della popstar Madonna: dal palco del suo concerto allo stadio Olimpisky di Mosca, ha dichiarato di «pregare per la loro liberazione». La cantante ha eseguito un brano del suo repertorio stando spalle e con la scritta  sulla schiena nuda «Pussy Riot», in testa un passamontagna nero, ad imitazione di quelli colorati simbolo della band.

Un esibizione che non è piaciuta al vice premier russo Dmitry Rogozin che ha tranquillamente commentato in rete: "Ogni p... con l'età tende a tenere lezioni sulla morale, in particolare durante le visite all'estero".

E a chi gli ha risposto: "Lei parlava di Libertà. Le lezioni, le tengono i funzionari di stato, da tutti i canali federali", il vice premier ha tenuto a replicare nel suo stile abituale: "O ti togli la croce, o ti metti le mutande".

Anche la cantante Bjork durante un concerto ha voluto dedicare alle colleghe russe il suo pezzo "Declare Independence"  per ''La libertà di parola''.

Nel frattempo anche in Italia sui lidi di Ostia, in questi ultimi giorni, si è tenuta un'azione dimostrativa per la scarcerazione delle Pussy riot, performance dalla quale è stato prodotto un breve video clip.

Una bella prospettiva e tanta solidarietà in attesa del verdetto del 17 agosto.

Free Pussy Riot!