Sparatorie, movimenti di truppe e toni da Guerra Fredda

Cinque persone sarebbero rimaste uccise e tre check point sarebbero stati distrutti alla periferia di Sloviansk

di Bz
24 / 4 / 2014

Mentre a Ginevra si stilava un accordo di pacificazione, nelle regioni orientali dell’Ucraina si consolidava la rete dei miliziani filorussi che aveva occupato, oltre che i palazzi simbolo del Potere, anche gli snodi stradali e ferroviari, determinanti per la circolazione di merci e persone, andando a costituire un potere locale parallelo a quello istituzionale. Una situazione che non poteva durare: lo si intravvedeva nei ripetuti richiami rimbalzati tra Obama e Putin, dove l’uno rafforzava la mobilitazione NATO e l’altro ventilava di operare come in Georgia.

La situazione in Ucraina rischia di precipitare nuovamente. La Russia è pronta a rispondere alla crisi ucraina come ha già fatto in Georgia nel 2008 se i suoi interessi saranno attaccati. Lo ha affermato il ministro degli Esteri di Mosca, Serghiei Lavrov. Nell'estate del 2008 si svolse una guerra di pochi giorni tra Russia e Georgia. Lavrov accusa gli Usa di "condurre lo spettacolo", guidando la politica di Kiev. Il premier ucraino Iatseniuk in Vaticano? "Penso che per lui sarebbe meglio andare nel sud del paese", ha detto Lavrov. Il capo del governo ucraino nel suo ultimo viaggio nel sud-est del Paese "si e' incontrato solo con persone nominate da lui stesso, non con i manifestanti. Ma - ha aggiunto - e' proprio con loro che i dirigenti attuali di Kiev devono parlare se pretendono di rappresentare tutto il paese".

Il segretario di Stato americano John Kerry ha parlato col ministro degli esteri russo esprimendo preoccupazione per la mancanza di passi concreti da parte di Mosca per allentare le tensioni in Ucraina. E il Pentagono ha annunciato l'invio di 600 soldati in Polonia e Paesi baltici sullo sfondo della crisi ucraina. Una compagnia dell'esercito, di circa 150 soldati della 173/ma brigata aviotrasportata di base a Vicenza inizierà esercitazioni mercoledì in Polonia, e analoghe manovre, che dureranno circa un mese, si svolgeranno poi anche in Lituania, Estonia e Lettonia, dove i militari Usa dovrebbero cominciare ad arrivare da lunedi, ha reso noto l'ammiraglio John Kirby, portavoce del Pentagono.

Il casus belliche ha portato il presidente Oleksander Turcinov ad ordinare la ripresa della operazioni militari verso le regioni orientali del Paese, sembra sia stato il ritrovamento dei corpi di due uomini, uccisi dai filorussi dopo torture, nelle aree periferiche di Donetsk. Secondo fonti locali, uno di questi sarebbe Vladimir Pybak, membro del consiglio comunale di Gorlovka (una città a 40 chilometri a nord del capoluogo), eletto con il partito “Patria” di Yulia Timoschenko.

Va detto che la morte del consigliere comunale, non è la sola motivazione per la riapertura delle attività militari del governo, ma arriva dopo giorni in cui la crisi aveva avuto un’escalation relativa (il Guardian ha fatto una mappa interattiva che mostra la situazione in ciascuna città): a Solviansk ci sono stati morti in entrambi gli schieramenti, così come scontri violenti si sono registrati a Mariupol; Donetsk invece, è ormai considerata completamente sotto il controllo delle forze russofone.

Oggi 24 aprile, secondo le informazioni ufficiali del ministero dell'Interno ucraino fino a cinque persone, etichettate come terroristi, sarebbero rimaste uccise e tre check point sarebbero stati distrutti alla periferia di Sloviansk, da due settimane nelle mani dei miliziani filo-russi. Scontri a fuoco si sarebbero verificati di fronte ad almeno due posti di blocco degli insorti pro-Mosca all'ingresso di Sloviansk. Secondo il capo dei filorussi, Viaceslav Ponomariov, da un lato le truppe di Kiev avrebbero attaccato con almeno 11 blindati, da un altro con sei blindati e due elicotteri. I soldati ucraini sarebbero entrati in alcune aree della città, che comunque continua a essere controllata dai filorussi. Ponomariov ha avvertito che i suoi sono "pronti a resistere" nonostante le loro armi siano "poche".

Nei giorni scorsi, proprio a Sloviansk, è stato rapito Simon Ostrovsky, reporter di Vice News che copre da tempo la crisi ucraina. I miliziani filorussi, che lo trattengono, affermano che sia un informatore del gruppo di estrema destra Pravy Sektor. Il ministro dell'Interno ucraino, Arsen Avakov, ha annunciato anche la liberazione del municipio di Mariupol, da oltre una settimana nelle mani dei filo-russi.

Non si è fatta attendere la reazione di Mosca. Il presidente Vladimir Putin ha condannato nuovamente l'operazione "antiterrorismo" di Kiev, dicendo che "se il regime di Kiev ha cominciato davvero ad usare l’esercito contro i civili dentro il Paese, questo è senza alcun dubbio un crimine molto grave".