Tunisi- I desaparecidos del Mediterraneo

29 / 3 / 2013

Sono migliaia le persone, soprattutto uomini, che per raggiungere l'Europa hanno perso la loro vita nel mare Mediterraneo.

Il World Social Forum è l'occasione per le madri tunisine di questi "desaparecidos" dei giorni nostri di raccontare le loro storie e farle conoscere.

Girano tra le migliaia di persone che affollano questo appuntamento con le foto dei loro cari per rendere nota la loro situazione, appunto, ma anche nella speranza che qualcuno li possa riconoscere in quanto vivi. Il paradosso tragico è alimentato dal fatto che la disperazione di queste madri le porta a sperare che siano rinchiusi in qualche CPT o CIE in Italia o in Europa, quindi sopravvissuti.

Non esiste una vera e propria organizzazione di queste donne, ma dopo la rivoluzione del 2011 molte hanno cominciato a muoversi e a richiedere al Governo tunisino che qualcosa venga fatto in questo senso.

Scoprire cosa è loro accaduto, sapere se qualcuno è ancora vivo, ritrovarli. 

La nuova situazione politica ha fatto sì che questi genitori avessero l'opportunità di rivolgersi alle locali istituzioni per fare fronte a quel che è una vera e propria emergenza. Ogni giorno partono centinaia di persone che cercano di raggiungere le coste della "fortezza Europa"

E di queste storie nel vecchio continente si tende a non parlare.

Tragedie che sconvolgono famiglie intere.

Una delle madri di questi ragazzi scomparsi che abbiamo avuto modo di incontrare ne ha persi addirittura due di figli. Partono da tutta la Tunisia, ogni giorno, barche cariche di gente piene di speranza.

Questo ha fatto sì che si creasse una "rete" tra queste madri in cerca dei loro figli. I "desaparecidos" dei nostri tempi. L'incertezza, il non sapere, è una condanna che mina le fondamenta di una società che è sì patriarcale, ma che poi, come capita spesso soprattutto in questa zona del mondo, sono lotte sostenute dalle donne.

In Italia e in Europa si tende a insabbiare questi casi. A non affrontare questo che è un problema di dimensioni mondiali. Ovunque c'è benessere c'è chi vuole raggiungere quelle terre, incosapevolmente poi dei rischi che si vanno a correre o della realtà che effettivamente si trova.

Ma per ognuno di questi luoghi ci sono migliaia di persone che perdono la vita per cercare di raggiungere un sogno o molto semplicemente per cercare un nuovo futuro.

**Intervista a cura di Francesco Zoletto

Il 29 marzo dalle 15.00 alle 16.00

In diretta webstreaming dal Campus Al Manara Tunisi
Immagini e voci dal Forum Sociale Mondiale

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Servizio ed interviste realizzate da Globalproject in collaborazione con DinamoPress

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Tunisi- Le madri del Meditarreneo