Tunisia - Liberate Ines Ben Othman!

26 / 12 / 2014

Ines Ben Othman è una cineasta tunisina di trent'anni ed è il segretario generale del sindacato dei tecnici audiovisivi (parte della principale confederazione sindacale del paese, l'UGTT). Ma è anche un membro dell'Associazione Moukareb, gruppo che lotta contro le note e frequenti brutalità della polizia tunisina. Ines è stata arrestata la sera di venerdì 19 dicembre, quando si è presentata al commissariato di Ennasr (Ariana) per denunciare molestie e minacce su Facebook ai suoi danni da parte di una poliziotta. 

Secondo la polizia, Ines avrebbe mancato di rispetto e minacciato un tutore dell’ordine in servizio ed è quindi stata immediatamente portata in carcere. Il 24 dicembre il Tribunale di Ariana ha rifiutato la richiesta di liberazione presentata dagli avvocati di Ines. Le accuse nei suoi confronti sono evidentemente un pretesto volto a intimidire chi si batte almeno per la riforma di un sistema poliziesco che mantiene pratiche e dirigenti del vecchio regime.

Questo episodio di repressione è passato in sordina perché avvenuto proprio due giorni prima del ballottaggio delle presidenziali, che ha visto vincitore l’ex ministro di Bourguiba (il predecessore di Ben Ali) Beji Caid Essebsi. Essebsi è stato votato da molti in funzione anti-islamista. Il leader di Nidaa Tounes è stato sostenuto anche da alcuni dirigenti dello stesso UGTT e il Fronte Popolare, unico partito parlamentare della sinistra radicale, ha invitato la sua base a votare per lui o a consegnare scheda bianca (insomma tutto tranne Marzouki, l’ex presidente della Lega Tunisina per i Diritti Umani, sostenuto dagli islamisti di Ennahda). Tuttavia Essebsi è supportato anche da molti burocrati, politici e businessmen appartenenti ai circoli del vecchio regime, per questo la diffidenza nei suoi confronti è giustamente molto diffusa tra gli islamisti ma anche nei movimenti di sinistra.

Ora che la nuova configurazione politica del paese sta cominciando a riconsolidarsi, i militanti rivoluzionari dovranno essere più vigili e attivi che mai contro una possibile recrudescenza delle pratiche autoritarie. La campagna in corso per la liberazione di Ines Ben Othman è una battaglia importante per la difesa delle libertà – ancora assai insufficienti – conquistate per ora dalla rivoluzione.

*** Lorenzo “Fe” Feltrin, di Treviso, è dottorando in scienze politiche alla University of Warwick, dove si occupa di sindacati e movimenti sociali in Marocco e Tunisia. Ha precedentemente collaborato con la casa editrice milanese Agenzia X, per la quale ha pubblicato il libro Londra Zero Zero sulle subculture anni zero della capitale inglese.

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