Tunisia - Periferie attive

Per una comunicazione libera e indipendente un progetto di GVC, Ya Basta e ACCUN

3 / 4 / 2013

La prima tappa delle carovana Libertè e Dèmocratie nel sud della Tunisia è il centro culturale a Sidi Bouzid dove ha avuto inizio la formazione del progetto Periferie Attive. Si tratta di un progetto promosso da GVC, storica Ong italiana, ass. Ya Basta e ACCUN, associazione tunisina post14, nata dopo la rivoluzione. L'idea è quella di sostenere ed appoggiare tre media center nel cuore della Tunisia, dove tutto è iniziato due anni fa e dove più estreme sono le condizioni di miseria e di sfruttamento. In queste zone la lotta per il cambiamento non si è mai fermata anche perché molte delle promesse fatte nel periodo della fuga di Ben Alì non sono state mantenute. La disoccupazione è altissima, soprattutto tra i giovani che vivono una pesante condizione di precarietà e incertezza di cosa il futuro potrà riservargli. Chi lavora è sfruttato, in particolare le donne nei campi, reclutate attraverso un sistema di "caporalato", pagate quattro euro al giorno e a contatto diretto con pesticidi nocivi per la loro salute. 

In questa situazione complessiva i media center rappresentano una possibilità di costruire luoghi di aggregazione e socialità, come motore per percorsi collettivi in grado di rappresentare un'alternativa alla disgregazione sociale. Non è certo un percorso facile ma è una scommessa che le realtà italiane hanno deciso di percorrere insieme a numerose associazioni locali che, nate dopo la rivoluzione, stanno ora facendo faticosamente i primi passi per rompere l'abitudine alla delega e dare vita a forme continue di protagonismo diretto. 

Il progetto prevede l'attivazione di tre spazi nelle tre cittadine del governatorato: Sidi Bouzid, Regueb e Menzel Bouzaiane

A Sidi Bouzid, la carovana arriva mentre si stanno svolgendo gli incontri tra GVC,Ya Basta, ACCUN con la ventina di uomini e donne che saranno i coordinatori dei tre media center. Al centro della discussione il tema dell'autogestione e del ruolo di aggregazione che queste strutture si propongono di avere. I contributi portati dall'Italia riguardano  esperienze come quelle dei centri sociali, di autorganizzazione, collettivi ecc...

E' uno scambio intenso di esperienze così diverse tra loro ma accomunate dall'idea che la comunicazione debba essere libera, indipendente e accessibile a tutti.

I tre media center sono inoltre appoggiati anche da un altro progetto, in cui l'Ass. Ya Basta è partner, promosso da Un Ponte Per… e dedicato proprio alla creazione di una coalizione sulla libertà di informazione che oltre alla Tunisia coinvolge anche Egitto, Iraq e Marocco

L'arrivo della carovana

GVC illustra il progetto

La Carovana Libertè e democratiè è promossa da In coalizione Associazioni Ya Basta Emilia Romagna, Marche, Nordest, Perugia  con l'adesione di Associazione Sport alla Rovescia Palestra Popolare TPO (Bologna), Polisportiva Assata Shakur (Ancona), Palestra Popolare Rivolta (Marghera), Polisportiva Independiente (Vicenza), Aut Side Social Football (Rimini), Polisportiva Ackapawa (Jesi), Polisportiva San Precario (Padova), Hic sunt leones Football Club (Bologna) e la partecipazione del Progetto Melting Pot Europa