09.07.13 Sherwood Festival- Dellera & Judas in concerto+Teatro "Lavorare... stanca" con Matilde Facheris, Massimo Betti, Stefano Fascioli

Park Nord Stadio Euganeo Viale Nereo Rocco - Padova

9 / 7 / 2013

SECOND STAGE:

Dellera
&

Judas

1 € può bastare
Apertura cancelli ore 19.00


Info:

DELLERA, è autore, cantante e polistrumentista. Inglese d’adozione, respira per oltre 10 anni la scena musicale inglese ed internazionale. Ritornato in Italia nel 2006 diventa membro degli Afterhours con i quali realizza tre Tour americani, compone e registra l’album “I Milanesi ammazzano il Sabato” e vince al Festival di Sanremo il premio della critica nel 2008.

Si distingue come protagonista di collaborazioni con artisti tra i quali Dente, Il Genio e Calibro 35 con i quali registra una rivisitazione de”l’Appuntamento” di Ornella Vanoni ed singolo "Il Beat Cos'è" che per 5 settimane si posiziona al N° 1 della Indie Musik Like e per 5 mesi nella top five diventando il terzo singolo del 2010 per la Indie Musik Like.

A settembre 2010, dopo un bellissimo concerto al MArteLive Festival, l’incontro con Giuseppe Casa e pochi mesi dopo la firma di un contratto di management con l’omonima etichetta discografica MArteLabel, con cui nell’ottobre nell’ottobre del 2011 pubblica l’album “Colonna Sonora Originale” ricevendo un successo di critica al di la di ogni aspettativa. “Il motivo di Sima”, primo singolo dell’album entra in programmazione sulle principali radio italiane posizionandosi per oltre tre mesi nella Top Ten della Indie Musik Like salendo fino al 3° posto.

Nel mese di gennaio 2012 “Il Tema di Tim & Tom” è scelto per aprire il video della sfilata Men FW 2012/2013 di Ermenegildo Zegna e, per la prima volta viene offerto il palcoscenico internazionale dell’alta moda alla musica di un’artista indie italiano.

Nel mese di marzo DELLERA registra “Effetto Notte” un film studio Live dell’album al quale prendono parte il meglio dello scenario Indie italiano con artisti quali: Giovanni Gulino (Marta sui Tubi), Diego Mancino, Dente, Calibro35, Rodrigo d’Erasmo, Enzo Moretto (A Toys Orchestra), Gianluca de Rubertis (Il Genio).

Nel mese di aprile 2012 DELLERA, insieme agli Afterhours pubblica il nuovo disco “Padania”.

Nel mese di maggio 2012 DELLERA si aggiudica il premio Miglior Voce 2012 KeepOn. Il premio è stato assegnato dai direttori artistici dei Live Club del circuito KeepOn.

Sempre nel mese di maggio 2012 esce il secondo singolo “Le Parole” che immediatamente entra nella Top Ten della Indie Music Like per oltre due mesi. DELLERA risulta il 4° artista più programmato della Indie Musik Like per l’anno 2011/2012.

Nel mese di settembre 2012 “Colonna Sonora Originale “ viene votato dalla giuria del Premio Tenco come finalista per la migliore opera prima dell’anno.

SPAZIO TEATRO:

Lavorare ... Stanca
con
Matilde Facheris
e
Massimo Betti alla chitarra
Stefano Fascioli al contrabbasso


Una serata a cura di Donne in movimento



Ideazione, regia e drammaturgia: Matilde Facheris
Musiche originali e arrangiamenti: Massimo Betti e Stefano Fascioli


Luci di: Paolo Vaccani e Juan Carlos Tineo Reyes


Scenografia di: Andrea Cavarra


in coproduzione con la Cooperativa sociale onlus e.s.t.i.a.


si ringrazia Campo Teatrale



I° PREMIO FESTIVAL ANTEPRIMA 89 CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
“Per aver affrontato con sensibilità rara e investimento personale
tematiche universali particolarmente sentite in quest'epoca quali quelle
del lavoro e del rapporto tra il tempo del lavoro e la libertà dell'individuo
segnalando in particolare la generosità in scena di Matilde Facheris.”


LAVORARE...STANCA

Un monologo con canzoni e musica dal vivo che parte dal racconto semiserio della precarietà totale, lavorativa e sentimentale, dell'attrice che lo interpreta, per approdare al caso dei suicidi a France Telecom, in particolare alla vicenda di Michel Deparis, cinquantenne, suicidatosi il 13 luglio del 2009, dopo aver lasciato una lettera lucida e disperata.


NOTE DI REGIA

Lo spettacolo si interroga sul senso e sull'importanza del lavoro nella vita di ogni essere umano; un senso ormai stravolto nella nostra società moderna. Una riflessione inoltre sul senso del tempo ed infine il tentativo di immaginare una nuova forma di organizzazione sociale che permetta una vita migliore, più umana e felice.
Sono una precaria totale: donna, senza figli, attrice e sempre di fretta.

Ho cominciato a riflettere sul tempo, sul bisogno di riappropriarsi del suo senso. Mai come al giorno d’oggi viviamo come se fossimo eterni, come se avessimo sempre
tempo per fare le cose importanti che ci aspettiamo e che chiediamo dalla vita, eppure non abbiamo mai abbastanza tempo. Quasi tutto intorno a noi è fatto per farci risparmiare tempo eppure noi siamo sempre di corsa. Tutta la nostra vita è una corsa, una strada lunghissima e noi continuiamo a volerla percorrere sempre più in fretta.
Proprio mentre riflettevo su tutto questo e cominciavo a scrivere il testo dello spettacolo, sono rimasta profondamente colpita dal caso di France Telecom: 24 suicidi in 18 mesi, ed in particolare dalla vicenda di Michel Deparis, cinquantenne, dipendente di France Telecom, maratoneta e quindi avvezzo alla resistenza e al dolore dei crampi, che si è suicidato la notte del 13 luglio 2009.

Michel ci ha tenuto a far sapere, scrivendolo in una lettera, che la colpa del suo suicidio non è del lavoro in sé che non l’ha mai spaventato, ma dei nuovi capitani d'azienda, che hanno piegato il lavoro ad un'esclusiva logica finanziaria. In pochi anni la realtà dei lavoratori di France Telecom è diventata un inferno.

Questa vicenda mi ha costretta ad osservare meglio me e il mondo del lavoro intorno a me.

Faccio l'attrice, forse il lavoro precario per eccellenza: salto continuamente da un lavoro all’altro, sono sempre alla ricerca di un ingaggio, non ci sono orari né giorni di festa. Però, nonostante le molte difficoltà che incontro, il mio lavoro mi rende felice.

Forse è questo che mi differenzia dai dipendenti di France Telecom? Forse è questo quello che consente di sopportare orari impossibili, paghe da miseria? Forse è questa la grande fortuna di un lavoro artistico?

Il lavoro è la tua creatività, la tua realizzazione, la tua vita.
I lavoratori di France Telecom quando si sono trovati sballottati in una flessibilità estrema che sembrava fatta apposta per spingerli ad andarsene, si sono sentiti dei falliti, arrivando a pensare che il loro tempo non valesse più la pena di essere vissuto.
Dovremmo provare ad immaginarci soluzioni differenti al nostro vivere.

Una speranza, utopica probabilmente, l’ho trovata in un breve romanzo epistolare di Silvano Agosti “Lettere da Kirghisia”, nel quale si racconta di una città che forse non esiste dove “non si lavora più di quattro ore al giorno. Le rimanenti ore della giornata vengono dedicate al sonno, al cibo, alla creatività, all’amore, alla vita, a se stessi, ai propri figli. La produttività si è così triplicata, dato che una persona felice sembra essere in grado di produrre, in un giorno, più di quanto un essere sottomesso e frustrato riesce a produrre in una settimana.”

Anche se Kirghisia non dovesse esistere l'importante è capire che il vero schiavo non è quello che ha la catena al piede ma quello che non è più capace di immaginarsi la libertà.

 
 

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