Azione metropolitana contro le nuove leggi anti-writers.

>Art is not a crime<

In sette municipi i centri sociali e i writers, coordinati dalla trasmissione "Enbada" (radiopopolareroma 103.3fm), hanno rivendicato l'arte di strada.

3 / 3 / 2010

Il sindaco di Roma ha pensato ai cittadini: a tutti quelli che inventano, creano, scrivono, disegnano, suonano, non necessariamente per soldi o per fama... a tutti quelli che alimentano la fantasia e toccano l’anima delle persone,semplicemente esprimendo le proprie idee. Alemanno li ha pensati e visti come una minaccia, questi "suoi" cittadini.

Dal 20 febbraio 2010, il sindaco ha aperto ufficialmente la "caccia" agli artisti, ai sognatori, ai ribelli che lanciano i loro messaggi o colorano questa città sempre piu' grigia, DECORANDOLA con  murales, slogan e graffiti, diffondendo musica per le strade. Il sindaco ha recepito in un'ordinanza il testo del decreto che vuole colpire chi si esprime in mezzo alla gente e in mezzo al cemento, ma non solo...

I writers sono tra le vittime  di queste "prove tecniche" fasciste che hanno come scopo l'annullamento della libera espressione. Ma questo provvedimento minaccia tutte le forme d'arte e di espressione, ogni pensiero artistico, creativo, libero. E' l'ennesimo attacco alle libertà previsto dal cosiddetto "pacchetto sicurezza". Ma di quale "sicurezza" parlano?

 La nostra sicurezza è fatta di diritti di cittadinanza, reddito garantito, affitti e mutui sostenibili, spazi liberi di produzione culturale. Insomma, una città amisura di essere umano e non in mano a speculatori e banchieri.

Questi "reati contro il patrimonio" (classificati in questo subdola maniera dal senato) saranno puniti con multe da 300 a 600 euro. Ogni espressione  artistica è libera e  insaziabile:  l’arte e la cultura non imbrattano le nostre vite, le illuminano alla ricerca della bellezza e della poesia. Invece  ci vorrebbero spenti e grigi come le città che costruiscono.

Oggi  diciamo NO  a questo triste decreto e SI all'arte e alla cultura, con una iniziativa che vede riunirsi decine di "criminali del colore", che rivendicano il diritto d'espressione e il diritto all'ARTE di ESISTERE.

Un atto d'amore dedicato alla città da parte dei "sognatori con la  bomboletta in mano"

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