L'esperienza si Burp! Deliri grafico intestinali nasce dentro le serate della Sottosuono Lab che si sono svolte al Tpo di Bologna durante l'anno passato. Un gruppo di giovani fumettisti dell'Accademia delle Belle Arti, si trovavano a improvvisare disegni sulle note dei gruppi che si esibivano. Dopo alcune settimane, nasce l'idea di riportare su carta questo laboratorio creativo. Nasce così una rivista, totalmente autoprodotta e fatta a mano dalla redazione, che ha affiancato alle storie a fumetti anche alcuni articoli di riflessione su cosa significa l'indipendenza artistica oggi, anche per autori già affermati e sul ruolo che gli spazi sociali hanno in queste nuove forme di produzione. Ospiti del primo numero sono infatti Massimo Semerano e la Sottosuono Records. Siamo molto felici di accompagnare Burp! nei suoi primi passi nel mondo delle autoproduzioni. E mentre aspettiamo la rivista on line, vi proponiamo l'editoriale di questo primo numero.
BURP! Nasce concretamente durante le serate del SOTTOSUONOLAB al TPO di Bologna. Già da tempo parlavamo di pubblicare quello che produciamo quotidianamente. Le serate al TPO ci hanno offerto l'occasione di fare gruppo, di organizzarci grazie anche ai vari feedback ricevuti. Mettendo insieme un gruppo di giovani creativi inevitabilmente si otterrà un amarcord sulle riviste autoprodotte del tipo : “ah, belle le riviste di una volta, quelli si che erano autori”.C'è però una differenza sostanziale con la rivista tradizionale che risulta anacronistica rispetto alle forme di produzione e di distribuzione. BURP! Vuole essere una sorta di laboratorio aperto, non narrazioni a fumetti ma stralci di storie, suggestioni, racconti aperti a nuove forme di contaminazione, un work in progress sino al momento preciso della pubblicazione (niente di più vero). Per quanto concerne la distribuzione invece si cercherà di utilizzare sia i canali tipici della rivista autoprodotta che la pubblicazione integrale sul web (se proprio vuoi una copia cartacea te la spediamo). Quello che come pseudo redazione ci proponiamo è creare una rete di autori con lo stesso background cultural-artistico che lavorano per il gusto di diffondere il loro modo di concepire la libera circolazione artistica. Qui si colloca la scelta della pubblicazione in Creative Commons: BURP! DEVE essere fotocopiata, DEVE circolare il più possibile e in maniera rigorosamente libera, è nell'interesse degli autori che questo accada. Il COPIRAIT ci sta stretto e oggi non ha senso che esista nella sua forma specifica. Quando parliamo di “deliri grafico intestinali” intendiamo proprio la pubblicazione di ciò che visceralmente sentiamo come il nostro modo personale di interpretazione del linguaggio fumetto.
