Il primo libro a fumetti di Gianluca Romano

Kaydra - La ragazza delle nuvole

Da Sherwood Comix alla prima autoproduzione

9 / 11 / 2010

Gianluca Romano è nato a Castrovillari (CS) nel 1981. Attualmente vive e lavora a Roma come disegnatore freelance. Ha realizzato locandine per concerti, iniziative ed eventi legati al circuito di ACTIon, diritti in movimento.

Ha pubblicato storie per Xcomix (Coniglio Editore), per Carta etc e per le antologie dedicate al fumetto indipendente promosse da Radio Sherwood: Fortezza Europa(Coniglio Editore), Resistenze e ZeroTolleranza (Becco Giallo), Sherwood Comix-Immagini che produzono azioni (Nicola Pesce Editore) e Global Warming (NdA press).

Kaydra-la ragazza delle nuvole è il suo primo fumetto lungo e autoprodotto. 

Di seguito presentiamo la postfazione del volume di Emiliano Rabuiti, curatore della collana Sherwood Comix.

Kaydra, la ragazza delle nuvole - Postfazione

"Peccato!".

E' quello che ho pensato terminata la lettura di Kaydra-la ragazza delle nuvole.

"Peccato!" perché a colori sarebbe stata perfetta questa storia. Che inizialmente così era stata pensata dall'autore. Basta infatti dare un'occhiata al sito dedicato al personaggio per capire cosa intendo.

Ma tant'è, per via di una serie di motivi condivisibili, in questo volume autoprodotto Gianluca ce la propone in b/n.

Lo si perdona solo perché anche così la storia funziona e scorre alla grande, perché comunque il segno e il tratto dell'autore, lineare e modulato, fresco e preciso, dà corpo a disegni dinamici e coinvolgenti, che catapultano il lettore nell'Impero di Tenicta, in ogni vignetta sempre ben dettagliato e contraddistinto. Un disegno che è cresciuto in qualità, di storia in storia, nei fumetti brevi pubblicati negli ultimi anni in antologie collettive come quelle di Sherwood Comix o riviste come Carta, fino a raggiungere la sicurezza e la maturità che fanno di lui un autore a tutto tondo nelle ultimissime storie realizzate.

In Kaydra si intravede ancora qualche piccolissima incertezza, ma solo perché disegnata oltre un anno fa.

Ma sono proprio piccolezze, quasi insignificanti rispetto alla bellezza e perfezione della maggior parte delle immagini che riempiono le vignette.

Vignette che danno corpo a tavole dinamicissime con figure e personaggi che, sempre accuratamente definiti, animano una storia che si lascia leggere e comprendere bene, in maniera fluente e lineare.

Visti gli altri fumetti di Gianluca, quasi tutti molto attinenti alla realtà e al sociale fa quasi strano leggerlo in un romanzo fantasy “normale”.

Un fantasy che nel plot è un classico dei classici delle avventure di genere (basti pensare ad esempio a Star Wars o Matrix): c'è un impero malvagio, ci sono i ribelli che vi si oppongono e c'è un "eletto" che aiuta la resistenza fino all'happy end.

Ma Gianluca è bravo nel giocare con questi elementi: costruisce una storia originale, coinvolgente e intrigante che offre almeno tre livelli di lettura.

Il primo è quello più diretto e immediato della storia in sé: la liberazione di Kaydra, la sua emancipazione e la sua determinante guerra a fianco dei bambini disobbedienti per la sconfitta dei malvagi Tenicta e Nagac-Lui per riportare gioia e umanità nel mondo. E' il racconto vero e proprio, leggibile e godibile anche da parte di un bimbo.

La si può leggere poi come un'allegoria del difficile e complicato rapporto genitore-figli. Tenicta che isola in una "torre di cristallo" Kaydra per non farle vivere la noia e gli svantaggi del suo impero piovoso e triste, inetta a riconoscere autonomia e indipendenza alla figlia, incapace cioè di rassegnarsi all'idea che un figlio diventi una persona autosufficiente. O Nagac-Lui, l'energumeno violento capo della repressione, che è invece totalmente succube della madre per cui nutre un amore goffo e reverenziale e il suo unico fine è quello di farla contenta.

Non è poi difficile scorgere, ed è il terzo livello, la critica di alcuni aspetti della società contemporanea: disumanizzazione, egoismo, valori individualistici, asfissianti e tetri come le paranoie securitarie e le politiche di controllo sociale da Grande Fratello. Una società in cui la socializzazione è perlopiù coatta, fatta di divertimentifici in serie e totalmente spersonalizzati e spersonalizzanti. La società dell'ipocrisia e della banalità dove la maggior parte delle persone è incapace di ridere e gioire. E dove piccole comunità resistenti cercano di aprire varchi di libertà, autonomia, indipendenza e gioia: dalle comunità indigene zapatiste ai centri sociali di casa nostra, il più delle volte gli unici spazi in cui si esercita una reale democrazia dal basso.

Gianluca dimostra che anche con una storia di pura fantasia, ambientata in un mondo immaginario, si può accennare al presente, senza per questo diventare retorici e didascalici.

Anzi, anche divertendosi a seguire le vicende di questi buffi personaggi.

Perché Gianluca, checché pensi che il suo alter ego sia Nagac-Lui, si identifica molto meglio con la dolce e combattiva Nyogea.

Con il grido di battaglia della generalessa dei disobbedienti nel cuore - "riporteremo la gioia nel nostro regno!" - Gianluca ha disegnato questo bel fumetto, regalando a noi lettori una mezz'ora di avventura e divertimento.

Di gioia, appunto. 

Emiliano Rabuiti - Sherwood Comix