Un evento promosso dal comitato Marghera libera e pensante, dall' associazione Airis, dall' Assemblea sociale per la casa e dal 'mercatino contro la crisi'del centro sociale Rivolta, a cui hanno contribuito oltre una trentina tra associazioni, comitati e realtà del territorio.
Si è svolta a Marghera la seconda edizione del boulevard della partecipazione, un' iniziativa promossa dal comitato 'Marghera libera e pensante' e costruita da tante associazioni, comitati e realtà che in questi anni si sono confrontate sul futuro di questo territorio e sulle sue trasformazione.
La Marghera delle fabbriche dei veleni dopo anni di battaglie conto la devastazione ambientale, contro le nocività, per una migliore qualità della vita oggi cerca di immaginare il proprio futuro. Marghera, tra i quartieri della terraferma veneziana, è sicuramente il piu 'metropolitano'. Un quartiere storicamente popolare che in questi ultimi anni ha visto crescere la presenza di nuovi cittadini.
Un quartiere multietnico e multiculturale, un quartiere che si interroga su come rispondere dal basso agli effetti devastanti che i tagli al welfare stanno producendo in questo territorio.E' nata cosi' l' idea di costruire la ' Mappa della Marghera solidale' presentata proprio in occasione di questa iniziativa.
Uno strumento in grado di valorizzare e far emergere la ricchezza esistente in questo territorio e che sta portando alla costruzione di una rete di esperienze diverse di mutualismo, cooperazione e welfare dal basso, accomunate da un idea di città accogliente, multiculturale e solidale.Sono veramente tante le realtà sociali, culturali e sportive che hanno deciso di aderire a questa rete, realtà che a prescindere dalle proprie specifiche attività svolgono un fondamentale ruolo sociale di aggregazione e sostegno per gli abitanti di questo quartiere, realtà che in questi ultimi anni hanno preso parola e si sono mobilitate in battaglie per la difesa del welfare cittadino e e del territorio.
Da oggi Marghera lancia a se stessa una nuova sfida, come a partire dalle periferie ricostruire un' idea di città accogliente e solidale.
