RFC e Jovine per la terra dei fuochi

12 / 11 / 2014

A un anno da quella straordinaria giornata di mobilitazione che inondò le strade di Napoli per dire basta all'avvelenamento della Campania, a pochi giorni dalle mobilitazioni di Acerra che hanno visto per la prima volta la realizzazione di un blocco vero dell'impianto di incenerimento contro le smaltimento delle ecoballe tossiche di Coda di Volpe, gli RFC insieme con Valerio Jovine lanciano questo brano accompagnato da un video che racconta efficacemente cos'è veramente la Terra dei Fuochi e quali sono le responsabilità e le omertà della politica locale e nazionale. Per questo motivo lo pubblichiamo e invitiamo tutte e tutti a diffonderlo. 

È un brano che ha innanzitutto la capacità di girare dalla nostra il NO, quella parola che solitamente si usa per tacciare di immaturità i comitati e gli ambientalisti e che invece ha la straordinaria potenza di raccogliere il sacrosanto rifiuto delle mediazioni, delle promesse fatte e mai mantenute. Il No oggi è l'enunciazione radicale del diritto alla decisione.  

Il movimento contro il biocidio ha bisogno di nuova linfa e di ripartire dove si è fermato un anno fa. Per farlo servono prese di parola come questa. Serve che il mondo dell'arte, dello spettacolo, del cinema prenda posizione facendo da megafono alla voce dei cittadini e delle cittadine mobilitati da anni contro il disastro ambientale. Serve però anche imparare da Acerra, tornare sui territori e affrontare la questione nella sua radicalità e nella sua costante degenerazione. A fronte del l'ennesimo anno di inattività da parte del governo e dopo le ennesime dichiarazioni offensive del ministro della salute non possiamo che pensare che fare opinione non basta.

Serve piuttosto riappropriarsi del rifiuto e tornare a mobilitarsi!

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