Trento - Al via la terza edizione di OltrEconomia Festival

1 / 6 / 2016

Ha inizio oggi la terza edizione dell’OltrEconomia Festival, che fino al 5 giugno propone a Trento, nella bella cornice del Parco di Santa Chiara, una serie di dibattiti, workshop tematici, assemblee, presentazioni di libri, laboratori e corsi, mercati di produttori locali, iniziative di sport popolare ed antirazzista.

Nato nel 2014, sulla spinta del centro sociale Bruno, dell’associazione Yaku e di altre realtà di base e singolarità del territorio, come spazio di critica attiva rispetto a temi legati all’economia, la democrazia e la gestione dei beni comuni, nel corso di due anni l’OltrEconomia è diventato un punto di riferimento, territoriale e nazionale, per chiunque voglia confrontarsi sulle alternative dal basso alla gestione neoliberale della crisi sistemica.

Negli scorsi anni personaggi del calibro di Joao Pedro Stedile, Christian Marazzi, Paul Singer e tanti altri, insieme ad attivisti dei principali movimenti nazionali ed internazionali, hanno dato vita a discussioni partecipate e di grande qualità. Dibattiti ed assemblee sulla crisi climatica, sulle devastazioni ambientali, sulla finanziarizzazione della natura, sulla governance europea hanno spesso aperto una breccia per la costruzione di campagne politiche o per il rafforzamento di altre.

Quest’anno il tema del Festival è dedicato alla questione dei confini ed in generale al rapporto tra movimenti migratori e lo sfruttamento di vite, risorsi e territori che caratterizza gran parte del nostro pianeta, in una fase in cui il capitalismo sta aumentando in maniera esponenziale la propria capacità estrattiva. Il titolo “Senza confini” non dà solamente un’indicazione chiara e determinata, ma si pone come spazio di riconquista di quei diritti e quelle libertà, di quella legittima aspirazione all’uguaglianza sociale ed alla democrazia diretta che anni di crisi ed oscurantismo politico e culturale hanno negato a milioni di persone.

Nell’ultimo anno la questione migratoria, oltre aver riempito le cronache dei media internazionali con eventi spesso drammatici, si è imposta come meta-tema, in grado di modificare gli assetti politici, sociali e culturali non solo dello spazio europeo, ma dell’intero ecumene. La crisi di Shengen e di Dublino, determinate da un lato dalla spinte migratorie provenienti soprattutto dalla Balkan Route, dall’altro dalla rinazionalizzazione della retorica politica che ha condizionato l’intera governance continentale, incidono in maniera diretta sulle modifiche dei piani geostrategici delle potenze mondiali, dei flussi finanziari, delle istituzioni globali.

Geopolitica, guerra, protagonismo femminile nei territori di conflitto, privatizzazioni e accaparramento delle risorse sono i temi che caratterizzeranno i dibattiti principali. Dibattiti che vedranno come ospiti, tra gli altri, Terence Ward (esperto di Medioriente), Antonio Mazzeo (giornalista indipendente), Elena Sisti (economista della London School of Economics), Stephanie Westbrook (referente nazionale per BDS Italia), Augusto De Sanctis (Campagna contro la Devastazione e il Saccheggio dei Territori e per i diritti sociali ed ambientali), Alberto Zoratti (campagna Stop TTIP). Nutrito anche il programma dei workshop e delle tavole rotonde, che andranno dalle lotte contro le servitù militari ad un confronto tra attivisti no borders, dal Confederalismo democratico del Rojava al consumo critico, fino ad arrivare ad un focus sull’alimentazione vegana e le sue implicazioni politiche e salutari. Tra i libri in presentazione spicca “La danza delle mozzarelle” di Wolf Bukowski, una delle opere che meglio inquadra il fallimento del “modello slow food” e la sua piena sussunzione negli schemi neoliberisti.

Uno degli appuntamenti più attesi del Festival è la festa annuale dei Gruppi di Acquisto Solidali, famiglie di consumatori consapevoli e produttori biologici del territorio, che quest’anno la Rete Gas di Trento ha deciso di far convergere nel programma dell’OltrEconomia. All’interno della giornata ci sarà un mercato di produttori indipendenti, all’interno del quale si prevedono oltre 30 punti vendita.

Tra le realtà presenti al Festival ci sarà, per il secondo anno consecutivo, la Polisportiva Clandestina, organizzatrice di un torneo di pallavolo che rappresenta il culmine del progetto “Let’s play this way”, svolto nel corso di quest’anno, che lega, attraverso la pratica degli “allenamenti condivisi”, sport e disabilità. Durante i giorni dell’OltrEconomia sarà inoltre presente al parco di Santa Chiara un banchetto permanente per la raccolta firme dei Referendum Sociali.

Molto ricco anche il programma musicale del Festival, che vedrà esibirsi Gnaua Spirit insieme a Moussa Traorè, in una serata in cui l’afrobeat si mischierà con jazz, impro e psichedelia, i Rebel Rootz, una delle band di musica reggae più affermate del Nord-Est, ed infine gli Stregoni, progetto curato da Jonny Mox e Above the Three, che vede la presenza di alcuni rifugiati che si cimentano in varie sperimentazioni musicali.