Martedì 1 dicembre ore 18 @ Enolibreria da Jurka, Centro sociale Bruno via Dogana 1
Presentazione di “Lipsia 1989. Nonviolenti contro il muro”, edizioni il Margine
Sarà presente l'autrice Paola Rosà e Paolo Fabris editor di Keller editore.
A seguire aperitivo e buffet.
A 20 anni dalla caduta del muro di Berlino, questo è il primo libro italiano che ricostruisce, con documenti di prima mano e dando voce agli stessi protagonisti, l'appassionante storia dei movimento pacifisti e nonviolenti, cresciuti nelle Chiese evangeliche della Germania comunista, e il cui centro era Lipsia, che furono determinanti con le loro manifestazioni, diventate poi imponenti, nella caduta del Muro senza spargimento di sangue.
Tra repressione e conformismo, ambiguità e solitari atti di coraggio, questo libro accompagna il germogliare e il crescere della rivoluzione anti-regime sin dai primi volantini di protesta contro i sovietici negli anni Cinquanta e lungo una miriade di piccoli grandi gesti che costellano i quarant'anni di esistenza della Germania comunista.
Con una postfazione di Gian Enrico Rusconi.
Paola Rosa. Si è diplomata in inglese e tedesco alla Scuola superiore per interpreti e traduttori dell'università di Trieste e si è laureata in Scienze politiche a Firenze. Giornalista free-lance, traduttrice, scrittrice, ha lavorato per il quotidiano l'Adige e la Rai. Nel 2003 ha ideato e diretto il documentario Un rabbino per la pace trasmesso su RaiTre. Ha pubblicato per Il Margine Willi Graf. Con la Rosa Bianca contro Hitler (2008) e ha tradotto e curato Carl Dallago Il grande Segantini. Scritti scelti (2008).
Ulteriori informazioni: www.centrosocialebruno.blogspot.com
Info sull'evento Critical book&wine realizzato a Trento
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Giovedì 3 dicembre ore 18 @ Enolibreria da Jurka, Centro sociale Bruno via Dogana 1
Presentazione di “La Stasi dietro il lavello”, di Claudia Rusch, Keller editore
Sarà presente l'editore Roberto Keller.
A seguire aperitivo e buffet.
Dopo
i successi cinematografici "Good Bye Lenin" e "Le vite degli altri"
ecco finalmente un racconto toccante e ironico sulla Germania divisa e
la caduta del Muro. La vita all'ombra del Muro vista con gli occhi di
una bambina e adolescente Tradotto in Italia in occasione del
ventennale dalla caduta del Muro di Berlino.
Premiato in
Germania con un grande successo di critica e pubblico (un bestseller di
oltre 90 mila copie vendute) è stato tradotto già in cinque lingue e
ora finalmente in italiano.
Claudia impara fin da piccola a
diffidare dei poliziotti, a non esprimere chiaramente le proprie
inclinazioni o le preferenze per le materie umanistiche, a mimetizzarsi
nel conformismo dominante per non farsi notare. Ma per lei, la vita
nella DDR, la Germania dell'Est, è tutt'altro che normale perché è una
ragazza poco comune, cresciuta in una famiglia vicina agli ambienti
della dissidenza politica, figlia di genitori impegnati nella difesa
dei diritti civili.
In un originale romanzo autobiografico a episodi
che ripercorre gli ultimi quindici anni di vita della Germania
dell'Est, Claudia racconta la propria quotidianità all'ombra del Muro
(con gli occhi sempre vigili della Stasi) tra assurde vessazioni e
persecuzioni ma anche speranze, innocenze, sorrisi, i primi amori, le
manifestazioni. Fino a quando il Muro crolla e...
Con un tono
limpido, divertente, alieno da qualsiasi forma di retorica o facile
autocommiserazione, ecco materializzarsi un mondo mai troppo reale,
addolcito dallo sguardo dell'infanzia e combattuto con gli ideali
dell'adolescenza.
La Stasi dietro il lavello è stato premiato in
Germania con un grande successo di critica e vendite (un bestseller di
90 mila copie vendute) e tradotto in più lingue; è l'opera di una delle
voci più interessanti della nuova narrativa tedesca e mostra luci e
ombre di un processo che forse troppo sbrigativamente viene definito
"riunificazione".
Claudia Rusch, nata nel 1971 a Stralsund, è cresciuta nell'isola di Ruegen, nella Marca del Brandeburgo e a Berlino. Ha studiato germanistica e romanistica a Berlino e a Bologna. Ha lavorato sei anni nella redazione di un'emittente televisiva e dal 2001 vive a Berlino come libera scrittrice. Nel 2003 ha pubblicato per la S. Fischer Verlag di Francoforte il bestseller Meine freie deutsche Jugend (in italiano La Stasi dietro il lavello), seguito nel 2009 da Aufbau Ost. Unterwegs zwischen Zinnowitz und Zwickau.Claudia Rusch, nata nel 1971, ha trascorso l'infanzia nell'isola di Ruegen, nel Brandeburgo, prima di trasferirsi a Berlino (Est) con la famiglia. I suoi genitori erano attivisti dei diritti civili sotto il regime comunista. Oggi vive a Berlino.
L'ESTRATTO
"Il
discorso di chiusura obbligatorio si trasformò in un'impresa
impegnativa. Non solo la direzione scolastica era nelle nostre mani.
Potevamo smascherarli tutti. I compagni di scuola delatori che, nel
loro conformismo, non avevano esitato a denunciare altri compagni, il
segretario di partito, che ogni anno cambiava metodo per indurre gli
studenti a spiare i loro amici, gli insegnanti di educazione civica,
dal cui umore poteva dipendere il diploma di maturità o un posto
all'università, complici, omertosi e zucche vuote. Finalmente potevamo
vendicarci delle menzogne, le paure e i tradimenti. Della corruzione
quotidiana. Delle infinite vessazioni, resoconti, appelli con
l'alzabandiera, bandierine e striscioni per i saluti e canzoni di
lotta. Delle lezioni obbligatorie extrascolastiche di
marxismo-leninismo e delle limitazioni nell'accesso all'istruzione.
Poteva essere la resa dei conti. O potevamo lasciar perdere.
Proprio
perché sia Robert che io eravamo i primi ad avere motivi a sufficienza
per calcare la mano, decidemmo di applicare un principio che la DDR a
noi non ha mai concesso: quello della lealtà. Non era il caso di
infierire. Non ce n'era bisogno. La vita era dalla nostra parte".
Ulteriori informazioni: www.centrosocialebruno.blogspot.com