Venezia: nuovi occhi sulla diaspora africana in Europa

8 / 9 / 2010

Sguardi nuovi sulla diaspora africana: è quello che promette la mostra fotografica – il titolo è «Black Motion: Diasporic Bodies, Identity and Emotions» - di un collettivo di 13 artisti africani ed europei che verrà inaugurata domani negli affascinanti spazi dei magazzini del sale di Venezia recuperati e animati da un collettivo di artisti indipendenti. «Quella africana è la diaspora più visibile – racconta Annalisa Butticci, sociologa visuale, che ha curato il progetto -, il corpo emerge potentemente e la fotografia è il mezzo artistico che riesce a narrare la mutazione che la diaspora africana ha provocato negli spazi urbani europei».

Le foto provengono da Germania, Portogallo, Francia, Inghilterra oltre che dall'Italia e allo sguardo degli artisti europei s'incrocia il lavoro dei fotografi africani. E qui il progetto in Italia si fa sfida dando la parola, attraverso il mezzo artistico, a fotografi che in qualche modo osservano il processo d'incontro dall'altra parte, dai luoghi di provenienza.

L'estrema visibilità della presenza africana rischia di raggelarla di stereotipi o convenzioni, neutralizzarla attraverso pre-visioni consolidate: la mostra cerca di rompere tutto questo anche offrendo punti di vista inusuali come il racconto della condizione gay tra gli africani in Europa.

«La particolarità dell'esperienza di collaborazione tra artisti dei diversi paesi – racconta Annalisa Butticci – si è arricchita con l'incontro con una realtà come quella del Sale dove giovani artisti riescono a portare avanti progetti artistici fuori dalle logiche commerciali e in controtendenza con il progressivo impoverimento, non solo economico, di questo paese».

Gli artisti sono Abraham Onoriode Oghobase (Nigeria), Aldo Sodoma e Jonathan Emma (Italia), Alessandro Monte (Italia), Alfredo Munoz de Oliveira (Portogallo), Andrew Esiebo (Nigeria), Angelo Aprile (Italia), Cristina Vasconcelos (Portogallo), Filippo Massellani (Italy), Matteo Danesin (Italia), Nadia Ferroukhi (Francia), Pepe Danquart (Germania), Qudus Onikeku (France/Nigeria) e TY Bello (Nigeria).

La mostra sarà aperta fino al 6 ottobre.

Info S.a.L.E. Docks, [email protected]Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo

Pubblicato su Carta Estnord il 2 settembre 2010

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