Vicenza - Festival No Dal Molin: presentazione di Nemico Pubblico

Cosa sta succedendo in Val di Susa

2 / 9 / 2013

Oggi al festival NoDalMolin si è tenuta la presentazione del libro "Nemico Pubblico: pecorelle,lupi e sciacalli", scritto da Claudio Calia, Ascanio Celestini, Erri de Luca, Wu Ming, Chiara Sasso e Simone Tufano. Il libro racconta la vicenda di Marco Bruno, attivista No TAV, che chiamò "pecorella" un carabiniere, inserendosi nello sfondo più ampio del blocco in Val di Susa dello scorso anno.

Il comitato No Tav si batte da vent’anni per impedire la costruzione nella valle della linea ferroviaria ad alta velocità, unito da un forte sentimento di solidarietà che lo ha spinto a non rassegnarsi ad un’opera decisa da altri che metterebbe a rischio salute, democrazia, ambiente e ciò di più caro che hanno.

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L’incontro si è aperto con l’intervento di Simone Franchino, uno degli scrittori del libro, che ha subito fatto riferimento al 25 febbraio 2012, giornata di manifestazione degli attivisti, che portò all’allargamento del cantiere ferroviario e allo sgombero del presidio dei manifestanti. "Ciò che più ci ha indignato di questa vicenda - racconta Simone - è stata la visione del corpo in fin di vita di Luca, il ragazzo che è salito su un traliccio seguito da un rocciatore dei carabinieri e caduto; mentre Luca era a terra, i lavori per la linea sono proseguiti. Com’è possibile questa mancanza di umanità, viene da chiedersi, come si può permettere che accada un simile scempio?"

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NB. fino al minuto 40 Erri De Luca, poi la presenatazione del libro "Nemico Pubblico"

Dopo il drammatico episodio, il gruppo No Tav ha fatto un blocco dell’A32 e della seconda statale, per impedire alla polizia di darsi il cambio. E stato proprio in quel giorno che Marco Bruno ha parlato con il carabiniere, definendolo "pecorella". Ora, c’è da chiedersi se quel discorso possa essere usato come capo di imputazione (con pena tre anni di carcere) piuttosto che una semplice opinione di un ragazzo con un amico ridotto in fin di vita. Il caso è stato manipolato, filtrato in tutti i modi possibili: i giornali, i tg hanno riportato solo quello che poteva strappare di dosso al movimento No Tav l’istintiva simpatia che da qualche periodo l’avvolgeva. "I mass media non sono eterodiretti, sono coalizzati a dire ciò che il potere vuole, sproporzionando i fatti invece di raccontarli nella loro legittima verità. La vicenda di Marco è infatti diventata la notizia del giorno, tutto questo per mascherare e nascondere in modo subdolo la caduta di Luca."

Dopo Simone, è stato il turno di Marco, il diretto interessato, che ha riconfermato la sproporzione sia a livello mediatico che emotivo della sua storia. Oltre alle lettere minatorie,sono arrivate le perquisizioni in casa propria e il fermo di altri attivisti , rendendo il clima da vivere difficile per tutti loro. La loro terra, infatti, è diventata un’autostrada presidiata dalle forze dell’ordine, recintata. "Ci dicono che siamo dei terroristi, ma come si fa a pensare che pietre e petardi possano davvero rappresentare serie minacce e non forme legittime di protesta ad un progetto non voluto e non condiviso dagli abitanti della Valle di Susa.

Dopo Marco, è intervenuto Claudio Calia, il fumettista, che ha permesso di usare le proprie tavole per illustrare "Nemico Pubblico", facendole diventare così uno strumento utile per tutti, a svelare come stanno realmente le cose.

Quello che tutti e tre, infine, vogliono dirci, è di essere una sorta di "granello sabotatore", come metafora a combattere il terreno dei mass media, per lo più corrotto, diventando così tutti noi parte di un meccanismo di sabotaggio. Certo, è un ingranaggio difficile da affrontare, ma è necessario per il bene della nostra comunità e della nostra terra. Con questo loro appello non possiamo che riconfermare la nostra campagna contro le servitù militari, uniti al movimento No Tav, alla lotta a Niscemi e a tutte quelle forme di legittima protesta presenti nel nostro territorio. Si può vincere soltanto se ognuna di queste cause diventa nostra, faccia parte della nostra vita e prenda forma nelle nostre iniziative.