Appello da Salerno per la generalizzazione dello sciopero generale del 6 maggio 2011

19 / 4 / 2011

La precarizzazione del lavoro e della vita in generale sono le tematiche che hanno visti impegnati dallo scorso autunno studenti e precari di Salerno. Le lotte sulla questione ambientale, la nascita del Comitato Rifiuti Zero, i cortei regionali e nazionali contro la riapertura della discarica di Terzigno e contro le politiche dei rifiuti della Regione Campania, sono questioni vive, che toccano tutte le categorie. La street parade di Carnevale, auto-organizzata, è stata nel corso dell’inverno scorso l’azione più forte di sensibilizzazione e lotta contro la costruzione dell'inceneritore a Salerno. La nascita del comitato per l’acqua pubblica, sempre attivo sul fronte della sensibilizzazione di tutti i cittadini. A dicembre il movimento studentesco contro la Riforma Gelmini e i grandi cortei nazionali di Roma, ancora le lotte dei lavoratori di vari settori, fino allo sciopero dei metalmeccanici di gennaio a Pomigliano, sono solo l’epilogo delle battaglie che vedono oggi, implicati, tanti lavoratori salernitani  nelle odierne vicende di tagli, licenziamenti e cassa integrazione. Infine l’ultima sfida istituzionale è stata lanciata ai cittadini con l’aumento dei biglietti degli autobus, i tagli delle corse tagli di 4.000.000€ e di 1.000 posti di lavoro.

La connessione e la generalizzazione delle lotte e dei movimenti costruiti dal basso nella “calda” primavera del 2011 costituiscono lo SCIOPERO GENERALE  indetto dalla CGIL per il prossimo 6 maggio.

Naturalmente conosciamo bene le differenze di un'organizzazione che viene dal basso rispetto alla visione politica di un sindacato CGIL. Differenze nella visione politica generale e nelle metodologie di lotta.  Siamo consci  e portatori della rottura del nesso tra movimenti sociali e la rappresentanza sia politica che sindacale;  questo è un momento storico favorevole all’unione, all'affrancamento e all'affermazione di tutti i movimenti e alla realizzazione di una vera democrazia partecipativa. Inoltre sappiamo che lo sciopero proclamato dalla CGIL rischia di essere insufficiente rispetto alle grandi lotte che si sono espresse in questi ultimi mesi, per tempistica e modalità. La segreteria CGIL si è limitata ad indire uno sciopero di 4 ore, per poi estenderlo a 8 solo per alcune categorie. Ma proprio i limiti di questo sciopero ci danno il dovere di generalizzarlo, a partire dal nostro territorio. Deve essere per noi l'occasione di estendere l'insieme delle rivendicazioni sociali e politiche, anche oltre quelle poste dalla convocazione ufficiale.

Nella consapevolezza che in tutto il paese si terranno assemblee regionali, metropolitane e territoriali di movimento, invitiamo innanzitutto ad una riflessione collettiva tutte le realtà che come noi sono impegnate nelle lotte attive sul nostro territorio: spazi autogestiti e occupati, studenti, precari, disoccupati, lavoratori in lotta, comitati rifiuti zero, per l'acqua pubblica, contro il nucleare, donne indignate, pacifisti, migranti e tutte quelle persone che sono stanche delle politiche che stiamo subendo da anni, da governi di destra e di sinistra. Il mese che ci separa dal 6 maggio speriamo sarà un mese denso di appuntamenti e dibattiti, anche qui a Salerno, per arrivare carichi all'appuntamento e per la costruzione dal basso di una giornata di blocco vero della produzione e della circolazione, per fermare concretamente il paese. Ma soprattutto per arrivarci tutti uniti.

Di conseguenza invitiamo tutti alla partecipazione all'assemblea generale aperta a tutti i movimenti territoriali, salernitani e campani, che terremo nel centro sociale Bastian Contrari il prossimo 26 aprile, alle ore 19:00 per sensibilizzare tutti i cittadini alle tematiche delle lotte e alla partecipazione e alla generalizzazione dello sciopero del 6 maggio.

La primavera di lotta è appena cominciata. Noi di certo non ci tireremo indietro.

Per l'insurrezione che viene...                                                     Bastian Contrari Salerno