Questa mattina abbiamo occupato i tetti delle facoltà di Ingegneria e Scienze dell'Università degli studi del Sannio, mentre un corteo di studenti medi si è unito a Piazza Castello ai lavoratori degli ex consorzi rifiuti in lotta per la difesa del lavoro, per poi giungere presso la facoltà di scienze.L'intenzione è quella di restare sui tetti fino a martedì, giorno della discussione del ddl Gelmini alla Camera e di allargare lo stato di agitazione anche negli istituti superiori della città
All'austerity che verrà imposta da governi tecnici o politici, con o senza Berlusconi e che si tradurrà in ulteriori tagli alla ricerca e alla formazione, nello smantellamento e nella demolizione definitiva del welfare, nella riduzione ulteriore del costo del lavoro e nel dilagare di un precariato senza speranze rispondiamo con l'unità nelle lotte e con una mobilitazione permanente territorio per territorio.
Vogliamo lo sciopero generale e generalizzato in Italia e in Europa, non come mero evento isolato o simbolico ma inteso come una mobilitazione generale e continua di chi si rifiuta di pagare ancora una volta i costi della crisi di chi ritiene possibile e necessaria l'affermazione di un'altro mondo non fondato sul profitto e sulla mercificazione globale.
Continueremo fino al ritiro del ddl Gelmini e per mettere in crisi questo Governo nelle piazze del paese e non nelle chiuse stanze di Montecitorio, a partire dai bisogni di chi è colpito quotidianamente dalla crisi a partire dalla difesa dei beni comuni non mercificabili e non privatizzabili.
COLLETTIVO AUTONOMO UNIVERSITARIO
COLLETTIVO AUTONOMO STUDENTESCO