IL CASO. Firmato in Comune il contratto di locazione per lo spazio
sociale che riprenderà le attività in via Lago di Tovel C'è il capannone
per Arcadia
Canone di 12 mila euro annui. Il sindaco : «Pretendiamo il pieno rispetto delle regole»
Come la fenice, anche lo spazio Arcadia rinascerà a breve dalle sue
ceneri. Abbandonata la sede nell'area ex Federle, luogo di aspri
dissapori con il vicinato, ora riaprirà in zona industriale, in un
capannone di via lago di Tovel.
Dopo un lungo percorso, in cui si
sono alternati momenti di dialogo e di scontro, finalmente i ragazzi
delle associazioni che gravitano intorno ad Arcadia e l'Amministrazione
comunale sono riusciti a trovare un accordo per la creazione di questo
innovativo spazio cittadino.
Nei giorni scorsi è stato infatti
sottoscritto il contratto di locazione di una porzione di edificio di
proprietà comunale. A firmare sono state le cinque associazioni Studenti
medi e universitari scledensi, Agorà, Cinecoso, ArteOltre e Valleogas,
fattesi portavoce del più ampio movimento di gruppi che ruotano attorno
al circolo "Arcadia", e chiaramente l'Amministrazione.
Per il
locale, che sarà gestito in maniera unitaria e condivisa, i giovani
inquilini dovranno pagare un canone annuo di 12 mila euro. Il sito è
apparso idoneo sia per la posizione,all'interno di un'area a
destinazione d'uso commerciale, che per la dimensione di circa 300 metri
quadrati.
«Con questa decisione manteniamo l'impegno preso – spiega
il sindaco Luigi Dalla Via. - Nell'area ex Federle si era da un lato
creata una convivenza problematica e dall'altro sviluppata un'esperienza
positiva di partecipazione con tanti gruppi e associazioni coinvolte.
Abbiamo ascoltato entrambe le esigenze e, dopo aver chiuso
quell'esperienza, ora diamo un'alternativa che consentirà di valorizzare
un patrimonio per i giovani».
«Dopo due anni di intenso lavoro nella
"vecchia" Arcadia, finalmente arriva dal Comune il riconoscimento sulla
validità delle iniziative e attività proposte, a beneficio di tutta la
cittadinanza – spiega la portavoce Enrica Magoni. - Speriamo al più
presto di poter annunciare la data di riapertura ufficiale e ripartire
con nuovi progetti che come sempre toccheranno i settori di cultura,
arte, musica, teatro, ma anche del sociale e della riflessione
sull'attualità»
E per i detrattori di questo accordo, il sindaco ha
già la risposta pronta: «Seguiremo con attenzione il percorso che verrà
fatto, così come facciamo con le altre associazioni. Il rispetto delle
regole? Lo abbiamo preteso ieri e continuiamo a pretenderlo oggi, così
come avviene per qualsiasi altro soggetto».