Comunicato stampa della Kìnissi di Patrasso (movimento di difesa dei rifugiati e dei migranti)

Comunicato stampa del movimento di difesa dei migranti di Patrasso

Utente: giansandro
13 / 10 / 2012

Patrasso 13-10-12

In questi ultimi mesi a Patrasso, come anche in tutto il paese, gli attacchi a sfondo razzista contro rifugiati e migranti indifesi, sono un fenomeno quotidiano. Bande neonaziste, vestite con il mantello parlamentare ma anche attrezzate di caschi, mazze ed altri oggetti pericolosi, attaccano chiunque non sembra “greco” o comunque “uno di loro”. Le autorità fanno finta di niente, i neonazisti continuano a circolare senza problemi, i migranti se osano denunciare i fatti alla polizia finiscono in detenzione perché privi dei documenti. L’unica volta che c’è stato un arresto, dopo l’atroce e quasi fatale assalto ad un migrante tunisino, il risultato è stato vergognoso: per l’imputato, identificato da testimoni ma anche dalla vittima, non è stata ordinata la carcerazione cautelare, il processo è stato spostato un sacco di volte con l’obiettivo ovvio di mandarlo in prescrizione.

 Nell’ambito di questa mancata impunità, gli incidenti di giovedì a Psilalònia non devono sorprendere nessuno. Quello che sconvolge è l’atteggiamento della Polizia, che mentre non è intervenuta durante gli scontri tra gli albadorati e gli antiautoritari, molto tempo dopo l’incidente ed in varie parti della città ha fermato 9 persone. Anche se non risulta che abbiano partecipato agli scontri. Quattro di loro sono imputati con diversi capi d’accusa. Tutto è fondato su testimonianze di membri dell’Alba Dorata che sostengono di averli riconosciuti, nonostante dicono anche che portavano i caschi!

In più non è stata data prima una descrizione degli insospettati, l’intera procedura, quindi, è del tutto irregolare. Ciò dimostra che l’obiettivo era uno specifico spazio ideologico.

Questa cosa è profondamente politica. Dalla copertura dei neonazisti, adesso si passa  alla collaborazione aperta con loro, con l’imputazione di ogni voce contraria. L’Alba Dorata con la polizia di Dèndias terrorizzano non solo i migranti, ma anche gli artisti, la gente con un orientamento sessuale o religioso diverso dal previsto, la gente con una presenza politica di sinistra, i sindaci che fanno un lavoro sociale, ogni essere pensante alla fine.

In un periodo di attacco estremo contro il tenore di vita e contro i diritti democratici del popolo, lo stato ed il parastato sembrano camminare mano nella mano affinché si spezzi ogni resistenza. Non dobbiamo permetterglielo.

MOVIMENTO PER LA DIFESA DEI DIRITTI DEI RIFUGIATI E DEI MIGRANTI - PATRASSO