Verso il corteo del del 18 febbraio, libertà per i No Tav!
Rho, 13 febbraio 2012. Oggi 50 attivisti del Centro Sociale Sos Fornace hanno contestato, interrompendola con striscioni, volantini e una speakerata al megafono, la passerella organizzata a Rho da Comunione e Liberazione e Fondazione Fiera Milano "LA CRISI COME OPPORTUNITA'" per parlare della crisi che non li colpisce, dal momento che hanno capito come scaricarla sul territorio nel quale portano avanti l'enorme speculazione di Expo 2015.
Fiera Milano sa bene come utilizzare la crisi per
fare profitti. Nel novembre scorso la scintillante "vetrina
dell'economia italiana" ha messo in mobilità una ventina di lavoratori
dopo un anno di cassa in deroga, nonostante tutti gli indicatori
economici e l'acquisizione di nuovi operatori fieristici esteri
dimostrino l'esatto opposto.
Nel frattempo, Fondazione Fiera Milano è riuscita a vendere alla società Arexpo
(a capitale prevalentemente pubblico) i propri terreni a prezzo di
mercato per ospitare Expo 2015. Peccato che da una recente indagine
ambientale sia emerso che parte dei terreni siano inquinati da idrocarburi e che si voglia far pagare al pubblico il costo della bonifica.
Peraltro, Arexpo è la società fortemente voluta da Formigoni
- chiave di volta del potere di Comunione e Liberazione, potente lobby
politico-economica, in Lombardia - per gestire la trasformazione del
quartiere Expo subito dopo l'esposizione universale e, guarda caso, nel
Consiglio di amministrazione della società siede anche Fondazione Fiera
Milano.
Alla speculazione edilizia di Expo 2015 si aggiunge, collegata alla prima, quella del Piano Alfa che prevede la realizzazione sull'area dell'ex Alfa Romeo
di uno dei più grandi centri commerciali d'Europa, oltre una viabilità
di collegamento con il sito Expo altamente impattante per il territorio.
Per fare spazio a questo progetto 60 lavoratori di Innova Service (tutti ex operai dell'Alfa Romeo) sono stati licenziati
e, nonostante mesi di mobilitazioni e una sentenza del Tribunale di
Milano che ha ordinato il reintegro immediato, sono ancora senza reddito
e senza lavoro. Gli stessi lavoratori che, dopo pedinamenti,
intercettazioni, roghi dolosi, aggressioni, licenziamenti politici,
hanno recentemente subito l'ennesima intimidazione, questa volta di chiaro stampo mafioso: una testa di coniglio mozzata ritrovata nella tenda del presidio.
Non diversamente altri territori subiscono l'attacco congiuto,
all'ombra della crisi, di speculatori, mafie, potentati
economico-finanziari, appendici politico-istituzionali: è il caso della Valsusa, la cui popolazione da anni si batte contro lo scempio connesso alla realizzazione della TAV,
progetto foraggiato da soliti noti (Impregilo, CMC...) e calato sulla
testa di chi il territorio lo vive quotidianamente. Stesse dinamiche
attive sul nostro territorio con Expo 2015.
E la medesima sorte, su differenti territori, subiscono gli attivisti che contrastano le specuazioni: è il caso dei 26 No Tav arrestati il 26 Gennaio, ma ravvisiamo lo stesso disegno repressivo nelle denunce che hanno colpito gli attivisti biosindacali del Punto San Precario di Rho per la loro attività di controinformazione su Fiera Milano.
Anche per questo l'azione di oggi al convegno di CL è intesa a
rilanciare la partecipazione al corteo cittadino di sabato 18 febbraio
per la libertà di tutti i No Tav, una mobilitazione che ci riguarda
tutti da vicino
*Centro Sociale SOS Fornace - Rho
Comitato No Expo*
Punto San Precario - Rho
Verso il CORTEO CITTADINO di sabato 18 febbraio
LA VALLE NON SI ARRESTA - LIBERTA' PER TUTTI I NO TAV
Milano - Stazione Centrale - h. 15:00