Venerdì 8 ottobre nel centro storico di Cosenza il primo di una lunga serie di incontri

Equosud e l'Altra Calabria

L'alternativa al vento xenofobo di Rosarno è nella cooperazione dal basso

Utente: tobbia
6 / 10 / 2010

Venerdì 8 ottobre – Centro Storico di Cosenza
INVITO AL CONFRONTO SULL’ALTRA CALABRIA
INVITO ALLA COOPERAZIONE CON EQUOSUD

C’è una Calabria che da 150 anni si affida all’esercito per combattere la criminalità organizzata. Ed ottiene l’effetto contrario. E c’è una Calabria che fa il tifo per questo o quel giudice come se fossero squadre di calcio. C’è una Calabria che ha la faccia tosta di scendere in piazza “contro la mafia” pur essendo responsabile del malaffare e del malgoverno di cui la mafia stessa è solo una delle tante manifestazioni superficiali. C’è pure chi si affida ai leader carismatici nella speranza dell’avvento di un nuovo paradiso terrestre. Ci sono uomini politici che attraversano impuniti le nostre strade a caccia di clientele, smerciando promesse di uno sviluppo che non arriverà mai. Sono gli stessi che per decenni hanno regalato fondi pubblici ad abili predatori che hanno riempito la nostra terra di scheletri in ferro e cemento, cospargendola di veleni industriali e disperazione.
Ma in questa regione c’è pure chi ha capito che un cambiamento può arrivare solo dal basso, e che costruire pezzi di altra società, enclavi liberate dal malaffare, rappresenta l’unica possibilità di emancipazione reale.
È la Calabria di Mimmo Tramontana e Natale Bianchi, persone che non riempiono le proprie e le altrui giornate di retorici slogan, ma che, a partire dalla propria autorevolezza edificata grazie alle esperienze di cooperazione realizzate in aree come la vallata del Gallico e l’Aspromonte, si confrontano alla pari con le entità palesi ed occulte esistenti da secoli sul territorio. Sono persone che tentano ogni giorno di praticare i sogni, costruire autonomia, concretizzare scenari possibili di liberazione. Perché la risposta più efficace alle violenze xenofobe e agli incubi sprigionati dai fatti di Rosarno non verrà mai da Maroni e dal bla bla bla di tanti opinionisti asserviti ai potentati locali. L’unico modo per aggredire gli interessi della borghesia parassitaria che affama le popolazioni calabresi, è originare Altre reti di produzione, distribuzione e relazione tra le comunità.
Di questo si parlerà venerdì 8 ottobre a partire dalle 18,30 presso il Centro Documentazione Interattivo “Raffaele De Luca” nel centro storico di Cosenza, nell’ambito dell’incontro pubblico con il consorzio Equosud.