Generalizziamo lo sciopero- assemblea pubblica "Uniti per lo Sciopero"-Taranto

Assemblea pubblica verso la generalizzazione dello sciopero del 6 maggio

29 / 4 / 2011

Lo sciopero generale contro Confindustria ed il governo del prossimo 6 maggio ha bisogno di una spinta sociale straordinaria. Troppi fattori gli giocano contro, facendo precipitare il nostro paese in quella «terra di nessuno» caratterizzata dalla crisi senza conflitto per il cambiamento. Contrapposto al governo, sempre più espressione di autoritarismo e arroganza, lo sciopero del 6 Maggio attraverso il suo divenire sociale, fatto di grande partecipazione popolare, di grande intensità e forza, per il protagonismo di lavoratori e lavoratrici, di studenti e ricercatori, di chi non ha lavoro e reddito, può rimettere al centro del dibattito pubblico i nodi su cui è necessario battersi e vincere, per poter parlare di cambiamento e partecipazione democratica. Il caso Fiat sta riesplodendo, e con esso il solito ricatto del metodo Marchionne - lavoro in cambio di diritti e democrazia - ed esso ci mostra ancora una volta come il terreno del lavoro, qualsiasi esso sia, oggi coincide con quello della precarietà, che non è «affare dei giovani». Il famigerato «collegato lavoro», che proprio dalle scorribande di Marchionne prende ispirazione, si sta applicando sistematicamente, come nuovo strumento di ridefinizione delle relazioni industriali piramidali, e la volontà dell'impresa non è minimamente negoziabile.
Il ddl Gelmini, con il suo corollario di attacchi al concetto stesso di scuola e università laiche e pubbliche, sta innanzitutto falcidiando migliaia e migliaia di posti di lavoro, azzerando la ricerca e la ricetta Tremonti per i prossimi tre anni andrà a peggiorare ulteriormente la situazione con un taglio di 4,5 miliardi ogni anno.
I licenziamenti sono ormai l'epilogo annunciato per centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici in cassa integrazione, e il lavoro sottopagato, intermittente, a contrattazione individuale l'orizzonte che si prefigura per tutti. In questo quadro rilanciare la battaglia per sostenere la Fiom contro Marchionne, per l'aumento dei salari e l'introduzione di forme di reddito di cittadinanza contro la precarizzazione, attraverso la tassazione della rendita e delle transazioni finanziarie, significa proporre un'altra idea di società contro la crisi. Come sostenere la lotta degli studenti e degli insegnanti, vuol dire pensare alla formazione come diritto e bene comune.
Il percorso di Uniti per lo sciopero non è espressione né di alleanze tattiche o tra organizzazioni. Nasce dall'idea che insieme, in uno spazio comune e condiviso, dobbiamo e possiamo oggi rimettere al centro il conflitto sociale per la democrazia solo se lo sostanziamo, se lo descriviamo declinandolo in cose concrete che riguardano la vita reale di milioni di persone.

E' per questo che invitiamo precari,studenti,lavoratori garantiti e non, sindacati, partiti,associazioni e singoli cittadini a partecipare all'assemblea pubblica di sabato 30 aprile alle ore 17.00 presso la sala conferenze del PalaFiom per costruire tutti insieme una giornata importante e che ci veda protagonisti nel generalizzare lo sciopero del 6 maggio.

Uniti per lo sciopero- Taranto