Violenza paramilitare

Gravissimo l'attacco alla carovana per la difesa dei diritti umani a Oaxaca

Confermati 2 morti. Anche un ragazzo italiano integrava il gruppo.

Utente: orsetta
28 / 4 / 2010

Si tratta della più grande imboscata contro un gruppo per la difesa dei diritti umani avvenuta nella storia del Messico. La mattina del 27 aprile una carovana composta da integranti della APPO (Asemblea Popular de los Pueblos de Oaxaca), varie organizzazioni sociali e per i diritti umani di Oaxaca, giornalisti, ed alcuni osservatori internazionali, tra cui un italiano (il nome diffuso dai bollettini è David Casinori), è partita per portare beni di prima necessità ed appoggio politico alla comunità autonoma San Juan Copala, nello stato di Oaxaca. San Juan Copala è una comunità in resistenza che dal gennaio 2010 vive accerchiata dai paramilitari dell'UBISORT, appoggiati dal governatore Ulises Ruiz Ortiz. A causa della presenza dei paramilitari, San Juan Copala vive da 4 mesi senza acqua corrente e luce. L'UBISORT impedisce l'entrata di beni di prima necessità, medici e sono state chiuse anche le scuole.

E' stata la stessa UBISORT a sparare contro la carovana, e in seguito contro le ambulanze accorse in soccorso dei feriti. Il bilancio confermato è di due morti: Beatriz Alberta Cariño Trujillo, integrante dell'organizzazione di Oaxaca Cactus, e Jyry Antero Jaakkola, un osservatore internazionale finlandese. Sono inoltre vari i feriti e desaparecidos, ma al momento attuale (22.30 ora italiana) il numero esatto non è stato confermato.