Teatro musica e Carcere

Gruppo Elettrogeno - Lettera di sottoscrizione

Linguaggi artistici nei luoghi di detenzione

21 / 5 / 2010

                                                                                                            Bologna, 21 maggio 2010

Carissimi,

in prossimità del concerto spettacolo che realizzeremo a giugno 2010 all’interno della Casa Circondariale di Bologna insieme ad un gruppo di musicisti e attori detenuti e non, abbiamo sentito l’esigenza di scrivervi per raccontarvi brevemente della nostra esperienza musicale e teatrale nel carcere della Dozza e per chiedervi di condividere questo delicato momento del nostro lavoro.

Dal 2006 la nostra associazione Gruppo Elettrogeno realizza annualmente il Progetto Parole Comuni, laboratori di musica, teatro e video nella Casa Circondariale di Bologna, rivolto alle persone in stato di detenzione della Sezione Penale Maschile e della Sezione Femminile e, dal 2008, della Sezione Giudiziaria. Tutto ciò in collaborazione con l’Amministrazione della Casa Circondariale di Bologna e in convenzione, fino al 31 gennaio 2009, con il Settore Coordinamento Sociale e Salute del Comune di Bologna.

In questi anni ci siamo concessi di sperare: tante idee sono fiorite e le molte di esse già realizzate ci hanno portato a lavorare su una progettualità che si è estesa al prossimo triennio di attività, ma...

Ma accade che in ragione di fondi pubblici sempre più scarsi e di complessi passaggi di competenze tra istituzioni da ormai più di un anno la convenzione con il Comune di Bologna è stata interrotta e non più rinnovata. Da allora noi abbiamo deciso di continuare il nostro lavoro dentro al carcere a titolo gratuito, come segno di resistenza, nell'attesa di riuscire a sbloccare la situazione, ma…

Ma accade che vivendo, necessariamente, alla giornata, non siamo

riusciti più a portare avanti i veri e propri progetti di produzione che avevamo messo in cantiere insieme a tutte le persone detenute con cui abbiamo condiviso il percorso di questi anni e che noi consideriamo come una compagnia virtualmente stabile. Alcune di queste persone sono con noi da tre o quattro anni e ad esse, così come agli altri che si sono aggiunti in seguito, vorremmo continuare a offrire la possibilità di approfondire quegli aspetti della musica e del teatro che insieme abbiamo scoperto essere, più che un semplice passatempo, delle fondamentali necessità.

Si parla molto di carcere oggi, soprattutto per connotarlo come luogo di un’emergenza sociale esasperata da una condizione di sovraffollamento che riguarda anche la Casa Circondariale di Bologna.

Su queste premesse sembrerebbe quasi inopportuno preoccuparsi di garantire ai detenuti attività teatrali e musicali, ma è vero in realtà esattamente il contrario: nelle attuali condizioni diventa di vitale importanza creare offerta e varietà di attività tali da dare alla persona detenuta possibilità e motivazione per passare il maggior tempo possibile della propria giornata fuori da una cella traboccante di corpi, e in definitiva consentire, se non uno spazio fisico, almeno uno spazio mentale di azione e di progetto. Con quest'idea siamo andati avanti ostinatamente ma…

Ma ora la nostra ostinazione sta per condurci al capolinea: sebbene da un anno resistiamo in queste condizioni ci rendiamo conto di essere agli sgoccioli, quando mancano i fondi minimi, non diciamo

per poter rendere remunerato il tempo che si investe e dare un senso professionale alla propria azione, ma nemmeno per pagare un service o quant'altro possa rendere possibile uno spettacolo dentro al carcere, dal materiale tecnico necessario fino alle semplici fotocopie.. . allora ci si rende

conto che, esaurite le ultime risorse, "vivere alla giornata" senza un minimo spazio 'economico' di progetto, significherà non poter più offrire a chi vive la detenzione uno spazio di emancipazione dai ristretti orizzonti della routine carceraria.

Ma si parlava di uno spettacolo a giugno… lo spettacolo di cui vi abbiamo accennato all'inizio di questa lettera, che giunto alla sua quarta edizione, sarà forse, per le cause che vi abbiamo illustrato, l'ultimo in assoluto. Noi vorremmo allora renderlo speciale, abbiamo un obiettivo minimo che è quello di amplificare la nostra voce rispetto  al contesto cittadino e alle varie  istituzioni competenti.

Ma abbiamo anche un obiettivo immediatamente superiore che è quello di permettere, attraverso la sensibilizzazione dell'opinione pubblica, la continuazione delle attività teatrali e musicali all’interno della Casa Circondariale di Bologna e del conseguente sviluppo del progetto artistico da noi posto in cantiere in tutta la sua estensione e complesstà.

Stiamo chiedendo a numerosi artisti e realtà attive nella provincia di Bologna e non solo una testimonianza di solidarietà tramite la sottoscrizione di questo documento che allegheremo al comunicato stampa dell’evento.

Questa solidarietà e questa firma ci permettiamo di chiederla anche a voi.

Vi ringraziamo fin da ora!

A presto

L’associazione Gruppo Elettrogeno e tutti i suoi amici e collaboratori

Sostengono il progetto:

Le prime firme

Ivano Marescotti – Attore

Armando Punzo - Regista

Compagnia della Fortezza

Fiorenza Menni  - Teatrino Clandestino

Pietro Babina - Teatrino Clandestino

Direzione Artistica Teatro San Martino

Roberto Latini -  Attore e Regista

Compagnia Fortebraccio Teatro

Stefano Randisi - - Diablogues

Enzo Vetrano - Diablogues

Elena Bucci  - Le Belle Bandiere

Marco Sgrosso - Le Belle Bandiere

Teatro Katzenmacher

Fabrizio Arcuri – Regista Accademia degli Artefatti
Horacio Czertok -  Regista, Teatro Nucleo

Andrea Bartolomeo – Attore, Teatro Nucleo

Lisa Raffaghello – Direzione Artistica Narramondo

Carla Vitantonio e Lucilleidi Produzioni

Sabina Colonna Preti – musicista

Teatro delle Ariette

Silvia Parlagreco - Ass. Zutart (Torino)

Burp! deliri grafico intestinali - collettivo di fumettisti

Roberto Mazzzini – Giolli Coop

Carlo Coppelli – operatore Arte Terapia Carcere di Modena

Stefano Tè  e Teatro dei Venti

Paolo Billi, Regista

Cooperativa Sociale Teatro del Pratello

Pina Lalli – Docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, Università di Bologna.

Fabio Acca – Teatro La Soffitta

Massimo Privitera - Docente di studi greci latini e musicali - Sezione Musica, Università di Palermo

Paolo Fresu - Musicista

Assalti Frontali – Band Hip-Hop

Jolaurlo – Band Musicale

Etta Scollo – Cantante - Berlino

Camilla Serpieri - Musicista
The Valentines – Gruppo rock
Trees of Mint – Gruppo Musicale

Alessandro Hellmann – Presi per Caso

Roberto Formignani - Presidente Associazione Musicisti di Ferrara.

Anna Albertarelli  - Associazione Stamina, compagnia Gohatto
Roberto Passuti  - Associazione Stamina, compagnia Gohatto
Fabrizio Favale - Le Supplici

Luca Nava – Le-gàmi

Valerio Evangelisti – Scrittore

Girolamo de Michele - Scrittore

Michele Marziani – Scrittore e Giornalista

Michele Mellara, Alessandro Rossi e Ilaria Malaguti  -  Mammuth film

Antonio Martino -  Regista Documentarista