Associazione Città Meticcia

Il clandestino e il banchino

Empoli, Comunicato stampa

21 / 5 / 2010

Esprimiamo profonda indignazione per la ridicola provocazione che domani andrà in scena in via del Giglio a Empoli. Secondo le farneticanti esternazioni di Pdl azione giovani e gioventù italiota presenti nel comunicato di lancio dell'iniziativa, domani in via del Giglio ci sarà un banchino di raccolta firme, sembrerebbe di capire, per la promozione di un "Referendum abrogativo della legge Regionale Toscana nr. 29 del 09.06.2009" (norme per l'accoglienza, l'integrazione partecipe e la tutela dei cittadini stranieri).

Secondo gli organizzatori del banchino questa legge sarebbe "illegittima" e addirittura "equipara i cittadini stranieri clandestini a quelli regolari". Tali attacchi alla legge regionale in materia di immigrazione dimostrano ignoranza verso la legge stessa, o malafede, e in ogni caso c'è una evidente volontà di spargere odio nella nostra comunità. Odio di esseri umani verso altri esseri umani.

Questi stessi esponenti del pdl si dimostrano anche avulsi dalla realtà e tentano un'improbabile distinzione netta tra chi è regolare e chi è clandestino, ignorando che queste sono condizioni giuridiche vissute entrambe dalla grande maggioranza dei cittadini e delle cittadine migranti, praticamente tutti se si escludono i calciatori.
Anzi diciamo che fanno finta di ignorare la realtà delle cose, e ciò è ancora peggio perché sintomo di malafede. Infatti porta proprio il nome di un loro esponente e di Bossi la legge che non permette canali di ingresso regolari nel nostro Paese, costringendo nell'illegalità milioni di persone (legge Bossi-Fini): tale legge prevede che chi entra in Italia abbia già un lavoro, ma chi assumerebbe mai una persona che ancora non conosce?
E' addirittura dell'attuale governo in carica il "Pacchetto Sicurezza", varato da Maroni e contestatissimo dalle associazioni per i diritti umani, che peggiora (ebbene si, era possibile) la Bossi-Fini restringendo ulteriormente i diritti dei migranti in Italia: impedimenti ai ricongiungimenti familiari, prolungamento del tempo di prigionia nei CIE, introduzione della disumana e criminale pratica dei respingimenti in mare.

Dalle "argomentazioni" dei politici del banchetto è evidente una profonda ignoranza anche della carta costituzionale italiana che all'articolo 3 dice chiaramente che "tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali..."

Non spetta certo a noi che siamo una semplice associazione di cittadini di diverse provenienze difenderla, ma entrando nel merito della legge toscana che non piace al pdl ci sembra che essa non faccia altro che riconoscere la carta costituzionale, non dice niente di più in realtà, continua a non riconoscere ai cittadini sprovvisti di documenti nessun diritto a parte quello alle cure mediche. La legge toscana è financo troppo chiara nel ribadire che le azioni si rivolgono verso i cittadini stranieri in regola, in quasi tutti gli articoli si ribadisce "ai cittadini in regola col soggiorno".

Molto di più potrebbe fare una legge che metta al centro veramente l'essere umano. Prima si è esseri umani, poi si ha i documenti: i diritti umani si applicano, come dice la parola stessa agli esseri umani, a prescindere dalle condizioni giuridiche. L'Italia ci risulta ancora firmataria della carta fondamentale dei diritti dell'uomo, la quale sancisce anche il diritto a migrare come fondamentale di ogni essere umano, e il Primo Marzo, a Empoli come in tutta Italia lo abbiamo detto a gran voce.

Riteniamo il banchino di domani una becera provocazione il cui unico intento è spargere odio e paura, potevano raccogliere le firme a favore del razzismo e sarebbe stato lo stesso. Una provocazione verso tutta la comunità empolese, verso vecchi e nuovi cittadini, e gli esponenti del pdl promuovendola non fanno altro che dimostrare la loro bassezza politica, culturale e morale.

Oggi, in questa Italia malata, crediamo sia molto più opportuno, per il bene di tutto il Paese, andare a scuola, non distruggerla... d'altronde anche quello all'istruzione è un diritto primario di ogni essere umano e di ogni bambino della terra, a prescindere dalla condizione sociale sua o dei suoi genitori.

Siamo certi e certe che di firme ne raccoglieranno ben poche, che Empoli si dimostrerà ancora una volta libera da odio e razzismo: quel banchino infondo è l'unico clandestino