Campagna cittadina a difesa della produzione e della promozione culturale - Roma

Io so dove sto

Utente: Kollatino
18 / 6 / 2012

IO SO DOVE STO - campagna cittadina a difesa della cultura

IO SO DOVE STO


Un forte attacco da parte dell'amministrazione capitolina è avvenuto negli ultimi mesi, nei confronti di numerosi spazi culturali che costituiscono le avanguardie attive per la produzione artistica e per la condivisione dei saperi.

In questa epoca di profonda crisi economica, chi governa questa città sceglie di osteggiare la costruzione di un immaginario libero, indipendente e accessibile a un'ampia fetta di popolazione.

Multe per decine di migliaia di euro; notifiche di chiusura al pubblico da parte del dipartimento che determina le condizioni per lo spettacolo dal vivo nella capitale; controlli serrati e irruzioni dei vigili urbani durante le serate.

C'è la volontà di impedire l'esistenza di un'offerta culturale alternativa e di danneggiare fortemente un nutrito pubblico, quello della cittadinanza proattiva che quotidianamente sceglie l' indipendenza.


La giunta Alemanno in quattro anni ha sperperato in maniera corrotta le esigue risorse a disposizione, finanziando le grandi lobby dell'industria culturale ed eventi lontani dal soddisfare i bisogni della cittadinanza, delle periferie, della cultura giovanile.

 
IO SO DOVE STO è una campagna cittadina che difende le strutture e gli spazi che generano una cultura alternativa alla crisi, un modello economico e produttivo DIVERSO che garantisce diritti e dignità, senza godere di fatto di alcun finanziamento.


IO SO DOVE STO accomuna i luoghi che costruiscono quotidianamente una rete di bellezza e resistenza, di aggregazione sociale critica e indiscriminata, che rivendicano il diritto alla felicità e alla libertà, costituendo l'unica vera risposta alla desertificazione del panorama culturale.


IO SO DOVE STO  sostiene la rinascita di spazi abbandonati e li destina ad uso pubblico, a fronte della dismissione dei teatri di cintura, della chiusura del Teatro India, degli ennesimi tagli alla cultura previsti nel bilancio 2012.


IO SO DOVE STO sostiene le produzioni artistiche con il lavoro.


IO SO DOVE STO restituisce alla città il suo valore di bene comune.

www.iosodovesto.org

 IL MANIFESTO

io so che la mia città affondava e che ho preso un punto fermo.

io so che alla corruzione di un sindaco che regalava cariche a parenti e amici ho risposto aprendo spazi per tutt*.

io so che a quelli come me avevano assicurato che per noi non ci sarebbe stato un futuro e invece ho partecipato alla costruzione di spazi dove essere felici e creare lavoro.

io so che non mi piaceva sognare ad occhi chiusi ma costruire insieme ad occhi aperti e

i luoghi abbandonati e vittime di speculazione li ho resi, insieme a quelli come me, teatri e luoghi per l’arte.

io so che la crisi non mi ha bloccato, ma che ho risposto al deserto culturale con l’indipendenza e la condivisione.

io so che attraverso multe e verbali salati vogliono equiparare a esercizi commerciali spazi che sono stati riqualificati grazie al lavoro collettivo.

io so che nessun vigile urbano che manderanno avrà il diritto di farlo.

io so che la giunta Alemanno in quattro anni ha sperperato in maniera corrotta le esigue risorse a disposizione, finanziando le grandi lobby dell'industria culturale ed eventi lontani dal soddisfare i bisogni della cittadinanza, delle periferie, della cultura giovanile.

io so che la mia invece è un’esperienza di impresa sociale dal basso che reinveste tutte le proprie economie in una progettualità partecipata.

io so che questo sindaco ignora la volontà dei cittadini espressa attraverso un referendum che parla di ACQUA.

io so invece che un bene comune è di tutt*.

io so che Alemanno spende undici milioni di soldi pubblici per comprare un palazzo a un’organizzazione neo-fascista come Casa Pound, e accusa di illegalità quelli come me che non gli costano nulla ma che credono che la cultura sia  uno strumento di consapevolezza e libertà.

io so che l’articolo 4 della Costituzione Italiana dice che “Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società” e che di illegale non ho nulla.

io so che l’articolo 3 della Costituzione Italiana dice che “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese” e che gli illegali sono loro.

io so che se questo è il loro ordine io rivoglio il mio disordine.

io so che non mi fregano.

IO SO DOVE STO

www.iosodovesto.org