La rapina riuscita a metà

di Alfonso Mandia

31 / 8 / 2011

Effettivamente sette ore di riunione per due vecchietti un po’ malmessi come Bossi e Berlusconi son tante.

Però bisogna ammettere che han fatto un gran bel lavoro, complici, certo, i compari delle cosiddette “opposizioni”, che come al solito gridano all’indignazione dopo aver votato, muti e obbedienti, la prima versione della manovra senza colpo ferire, salvo poi ricordarsi che hanno a che fare con dei criminali dai quali non ci si possono aspettare che coltellate a tradimento, ma questa è un’altra storia.

In ogni caso, alla faccia di chi afferma che non hanno la lucidità per governare, in un colpo solo, tanto per dirne qualcuna, han ritardato l’età pensionabile per un periodo che va dai cinque ai dieci anni, grazie al provvedimento secondo il quale gli anni di università e militare non verranno conteggiati come anni lavorativi, han dato il colpo di grazia ai diritti dei lavoratori, via articolo otto, facendo felice Padron Marchionne, han ribadito che col cazzo che i ricchi contribuiranno a risanare il paese eliminando il contributo di solidarietà, evitando così anche altri spiacevoli rinvii dell’inizio del campionato di calcio, perché si sa, pane et circensem, han tenuto buono e tranquillo quel cattivaccio di Tremonti radendo praticamente al suolo i vantaggi fiscali alle odiatissime cooperative con le quali il caro Giulio battaglia da dieci anni, e poco importa che queste rappresentino l’otto per cento del P.I.L. e sono le uniche realtà economiche, se non vado errato, a non aver ridotto il tasso di occupazione neanche in periodo di crisi.

Certo, un briciolo di amarezza coverà nel cuore del Raìs di Arcore per la mancata cancellazione indiscriminata di province e comuni, vuoi mettere i vantaggi di eliminare con un colpo di spugna gli ultimi luoghi raggiungibili dai sudditi incazzati e con il pallino della democrazia dal basso?

Ma tant’è, se non tutte le ciambelle riescono col buco, non tutte le rapine riescono con il bottino pieno.

D’altra parte un buon Re sa che bisogna pur lasciare qualche briciola anche al popolo, in cambio della pace sociale, e lo scambio, in questo caso, è sicuramente conveniente.

A loro caviale, potere, denaro e privilegi.

A noi pene et circensem, sempre che i calciatori non si facciano girar le balle per qualche altra cosa e facciano saltar di nuovo l’inizio del campionato.