Sabato 9 giugno ore 15 –
tavola
rotonda: La t/Terra ai tempi della crisi
Oggi,
in questi anni di crisi sistemica e globale, dove le produzioni di qualità dal
basso sono soffocate dai grandi centri del potere finanziario e dalle politiche
di austerity che stanno immiserendo la vita di milioni di persone, crediamo che
sia opportuno ri-costruire un discorso che ri-conferisca dignità a queste
produzioni e a quelle relazioni sociali che le abitano.
L’agricoltura
biologica, gli eco-villaggi, la filiera corta, i mercati locali, i gruppi di
acquisto solidale e gli spacci popolari, le osterie sociali, la campagna per
un’agricoltura contadina, le lotte contro le grandi opere, le lotte contro gli
OGM, le occupazioni di terre, sono alcune delle forme di resistenza che negli
ultimi decenni sono state costruite in risposta allo sfruttamento della
t/Terra, per riaffermare produzioni e relazioni di qualità e dignità.
Crediamo
che la terra, intesa come luogo di produzione e di relazioni sociali e
culturali, sia una delle possibili vie di uscita dal basso dalla crisi.
Crediamo che ripartendo dalla terra si possa costruire un’alternativa reale,
dove produzioni e relazioni possano ri-trovare una centralità perduta.
Interventi
introduttivi di:
Riccardo
Franciolini –
Rete semi rurali: A ciascun terreno
il suo seme
Marc
Tibaldi – Autore
di MetixBabelFelix. Meticciamento passing, Divenire conflitto: Agricoltura. Contro le sovranità
transnazionali, per una ricomposizione di nuove soggettività ribelli planetarie
Domenico
Mucignat – Associazione
Ya Basta! Bologna: I nuovi conflitti
ambientali e la ricerca di nuove forme di democrazia diretta.
Armando
De Mattheis – Comunità
in Resistenza/Csa Intifada: La
terra.Un’opportunità contro la crisi.
a
seguire, interventi di:
Tiziana Fabiani – Azienda agricola Forrà Pruno Lamporecchio (Pt), Spaccio popolare Centro Sociale Bruno
Trento, Serena Alderighi – gas
della Comunità in Resistenza/csa Intifada, Morando Gianni – Genova, Mimmo
Lavacca, Andrea Bonini, Eigenlab.
Autoproduzione-Autoformazione Pisa, Matteo Pampana – Osteria Sociale Otro Mundo, Daniele Fini-Coordinamento Toscano di
sostegno alla Lotta Zapatista…
8-9-10 giugno Terre Resistenti. Tre
giorni intorno alla t/Terra
8-9-10 giugno,
Comunità in Resistenza/CSA Intifada, Ponte a Elsa, Empoli Terre ResistentiTre
giorni intorno alla t/Terra Oggi, in questi anni di crisi sistemica e globale,
dove le produzioni di qualità dal basso sono soffocate dai grandi centri del
potere finanziario e dalle politiche di austerity che stanno immiserendo la
vita di milioni di persone, crediamo che sia opportuno ri-costruire un discorso
che ri-conferisca dignità a queste produzioni e a quelle relazioni sociali che
le abitano.Un posto di primaria importanza è occupato da quelle produzioni che
provengono dalla terra. La t/Terra che è la madre di tutto, è sistematicamente
violentata in nome del capitale, sia economico o finanziario: le grandi opere
(inutili e nocive per le popolazioni che le subiscono, fonte di profitto per le
lobby che le impongono) distruggono territori ed ecosistemi, l’agroindustria e
il continuo utilizzo di fertilizzanti e pesticidi chimici ingrassano i conti di
poche multinazionali inquinando l’ambiente, le sue risorse e i suoi abitanti;
la gestione dei rifiuti e il mercato energetico; l’espulsione sistematica di chi
la terra la vive e la lavora (solo nei primi mesi del 2012 in Italia hanno
chiuso 12000 aziende agricole); lo sfruttamento del lavoro migrante; la
diffusione degli OGM. Questo attacco alla t/Terra è un attacco alla vita di
milioni di persone: senza terra non c’è vita. Crediamo che sia doveroso
riappropriarsi della t/terra, strapparla al potere di pochi per riconsegnarla
ai bisogni di molti. L’agricoltura biologica, gli eco- villaggi, la filiera
corta, i mercati locali, i gruppi di acquisto solidale e gli spacci popolari,
le osterie sociali, la campagna per un’agricoltura contadina, le lotte contro
le grandi opere, le lotte contro gli OGM, le occupazioni di terre, sono alcune
delle forme di resistenza che negli ultimi due decenni sono state costruite in
risposta alla sfruttamento della t/Terra, per riaffermare produzioni e
relazioni di qualità e dignità.Crediamo che le terra, intesa come luogo di
produzione e di relazioni sociali e culturali, sia una delle vie di uscita dal
basso dalla crisi. Crediamo che ripartendo dalla terra si possa costruire
un’alternativa reale, dove produzioni e relazioni possano ri-trovare una
centralità. Per questi motivi, 9 anni dopo il primo Critical Wine/Terra e
Libertà, 8 anni dalla nascita del Gruppo d’Acquisto, 4 anni dopo l’apertura
dell’Osteria Sociale Otro Mundo, 3 anni dopo l’ultimo DiVino in Frasca, abbiamo
deciso di ri-lanciare un’ipotesi di dibattito intorno alla t/Terra invitando
tutte quelle soggettività, rurali o urbane che siano, che in questi anni hanno
lavorato sulla terra, con la terra, per la terra, cercando di ritagliare uno
spazio importante per i produttori agricoli, che di fatto, tra mille
difficoltà, della terra sono i custodi. Non abbiamo nessuna risposta da dare,
ma domande da porre per ascoltare le vostre esperienze. La risposta, a nostro
avviso, la possiamo costruire se tutti insieme proviamo ad aprire uno spazio
politico, aperto e includente, dove possano confluire quelle forme di
resistenza costituente che sono nate in questi anni.
Per questo invitiamo
tutti@ a partecipare alla “tre giorni intorno alla t/Terra” e a portare il
proprio contributo nella tavola rotonda di sabato 9 giugno. Saluti a tutt@,e
che le Terre Resistenti incontrandosi si rafforzino. e che nuove Terre
Resistenti emergano.
http://www.csaintifada.org/