Si tratta dell'ex sede di Telereporter / Odeon TV

Liberato a Rho uno stabile di Unicredit per il diritto all’abitare!

Verso la sollevazione generale del 19 Ottobre

Utente: Sos Fornace
12 / 10 / 2013

Rho, 12 ottobre 2013. Oggi precari, migranti e studenti del territorio hanno liberato uno stabile abbandonato di proprietà di Unicredit leasing s.p.a, per ricavarne delle abitazioni, in Via Tavecchia 43 a Rho. Ex sede di Telereporter è data in locazione oggi a Bravo Produzioni Televisive srl (ex Gruppo Profit), responsabile del licenziamento di oltre duecento lavoratori in 3 anni, mentre incassava milioni di euro di contributi pubblici per la rottamazione delle frequenze, oltre ad un milione di euro come contributo per il sostegno all’editoria derivanti dal lavoro giornalistico informativo.

 

 

L’iniziativa di oggi è diretta a rivendicare il diritto all’abitare nel Comune di Rho, città costretta a subire le trasformazioni per il devastante evento Expo 2015. A Rho come ovunque sempre più persone colpite da una crisi di cui non hanno responsabilità sono impossibilitate ad accedere ad una abitazione nel mercato degli affitti o ad accollarsi un mutuo per l’acquisto di un’abitazione.

Con l’azione di oggi prende corpo il progetto per il diritto all’abitare realizzato da precari e precarie del territorio di Rho che va ad aggiungersi ai percorsi già in atto per il diritto alla mobilità, la richiesta di un reddito garantito per tutti, alla socialità e condivisione e per la libera affettività.

È bene ricordare che Bravo Produzioni Televisive srl ha chiesto e ottenuto dall’amministrazione Romano, in sede di approvazione del PGT, la variazione dell’ambito da “funzione produttiva a bassa trasformabilità” a “funzione produttiva a media trasformabilità” con conseguente valorizzazione di tutta l’area. In sostanza, dopo aver ceduto il ramo di azienda (svuotato dei lavoratori) e incassato contributi pubblici, alla Bravo Produzioni Televisive viene offerta la possibilità di una speculazione edilizia sull’area di Telereporter.

Per questo intendiamo recuperare l’area dismessa di Telereporter e riqualificarla a fini abitativi. La città di Rho continua a perdere abitanti (oggi gli abitanti sono 50.052, nel 1991 erano 51.848) per l’eccessivo costo delle case. Negli anni si è continuato a costruire e il costo medio di un’abitazione è continuato a salire (oggi un’abitazione costa 2.010 € al mq, nel 2009 ne costava 1.900 €). Per gli affitti il dato a oggi è di 9,73 € al mq. Tutto questo mentre sono più di 2.000 le abitazioni sfitte e oltre 400 famiglie in lista d’attesa per un alloggio popolare. In sostanza, con la crisi il costo delle abitazioni è aumentato, mentre è diminuita la popolazione residente e le case rimangono vuote.

La Regione Lombardia – al contrario di altre regioni, ad esempio il Lazio – non possiede una normativa specifica sull’autorecupero e la requisizione degli alloggi nei Comuni ad alta tensione abitativa (come quello di Rho), nonostante nel corso degli anni siano state avanzate diverse proposte di legge dirette a sostenere questa pratica.

L’azione di oggi si inserisce nella “Giornata delle lotte” #12o organizzata da comitati, associazioni, collettivi mobilitati a causa della mancanza di casa, disoccupazione, peggioramento delle condizioni di lavoro, decadenza della scuola, assenza di adeguate strutture sanitarie, il saccheggio e la devastazione di interi territori in nome del profitto, contro il razzismo, contro l’industria militare. Una giornata di lotta a difesa dei territori, contro le privatizzazioni dei servizi pubblici e la distruzione dei beni comuni (promossa da No Expo, No Tav Torino e cintura, No F35, No CMC, No Muos Torino…).

Lunedì 14 Ottobre alle 21.00 si svolgerà in Via Tavecchia 43 l’assemblea cittadina verso la sollevazione generale di Sabato 19 ottobre a Roma, per il blocco immediato degli sfratti e per ribadire che casa e reddito sono l’unica grande opera che ci interessa!

Centro sociale Sos Fornace

Rhodensi Senza Casa

No Expo 2015

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