Privatizzazione dei servizi pubblici, tagli agli enti locali, attacco al contratto nazionale, allo Statuto dei lavoratori e alle pensioni, aumento dell’Irpef

Meno diritti e piÚ tasse per tutti

«Questa è una dichiarazione di guerra al popolo italiano», sostiene Alternativa, «e la rivolta contro questo governo sarà sostenuta anche dal blocco sociale che fino ad oggi ha sostenuto la Casa delle libertà e il Pdl»

Utente: Alternativa
16 / 8 / 2011

Roma, 16 agosto 2011: «Questa è una dichiarazione di guerra al popolo italano», sostiene Alternativa, «e la rivolta contro questo governo commissariato sarà sostenuta anche dal blocco sociale che fino ad oggi ha sostenuto la Casa delle libertà e il PDL».

Alternativa denuncia la cessione della sovranità nazionale alla Banca Centrale Europea che tutte le forze politiche hanno passivamente accettato.

Per farci pagare il loro debito, i ceti dominanti italiani ed europei aggrediscono le condizioni di vita della stragrande maggioranza di cittadini e lavoratori, autonomi e dipendenti.

La manovra di un Berlusconi ormai commissariato, accusa Alternativa, realizza il contrario di quanto la propaganda del governo ha affermato per anni: non più “meno tasse per tutti”, ma “meno diritti e più tasse per tutti”, e rappresenta un’aggressione contro la stragrande maggioranza della popolazione italiana.

Compreso il blocco sociale che ha finora sostenuto l’esecutivo, colpito tramite l’aumento dell’Irpef per i lavoratori autonomi, il contributo di solidarietà da parte dei possessori di partita IVA e le manette per chi non emette scontrini.

I miseri tagli ai costi della politica sono un’azione puramente demagogica che non risolve nulla, ma prende semplicemente come capri espiatori i consiglieri delle piccole realtà locali che svolgono il loro ruolo in totale assenza di stipendio (ad eccezione del Sindaco).

La manovra, afferma Alternativa, stabilisce la privatizzazione dei servizi pubblici (infischiandosene del segnale politico proveniente dai referendum), ma soprattutto taglia le rimesse agli enti locali, realizza il primo (ma certamente non ultimo) taglio alle pensioni, mette a rischio il Tfr e la tredicesima ai dipendenti pubblici, e sancisce per via legislativa la validità erga omnes dei contratti aziendali che potranno anche derogare dal contratto nazionale e dallo Statuto dei lavoratori.

Contro tutte queste scelte folli e regressive la CGIL sta per proclamare lo sciopero generale. Speriamo lo faccia presto, perché abbiamo bisogno della più ampia opposizione possibile a queste terribili decisioni, contro le quali si ribellerà anche lo stesso blocco sociale di riferimento del PDL, cioè il mondo dei lavoratori autonomi (come è testimoniato dalla mobilitazione in Sardegna contro Equitalia, oscurata dai media del mainstream, ma documentata dal sito Megachip).

Tuttavia, conclude Alternativa, lo sciopero non basta: Susanna Camusso tragga conclusioni coerenti con quanto sta accadendo e ritiri immediatamente la firma dalla scellerata intesa del 28 giugno, perché è stata quella firma ad aver aperto la strada alla sostanziale cancellazione per legge del Contratto Nazionale di Lavoro e alle deroghe allo Statuto dei lavoratori. Se non lo farà dimostrerà di non essere impegnata nella difesa dei lavoratori, bensì di usarli strumentalmente nel tentativo di fare strada ad un governo di larghe intese, a cui possa partecipare anche il centrosinistra, al quale sarà concesso di fare tutto ciò che viene giustamente impedito a Berlusconi.

 

Il Laboratorio politico Alternativa è stato fondato a Roma il 17 aprile 2010 da Giulietto Chiesa, avendo come punto fondante della propria attività politica e culturale il rifiuto nei confronti del modello di sviluppo economico e sociale occidentale, nella convinzione che sia proprio questo la causa principale della distruzione della natura, della società, dei rapporti tra gli individui e sia, per questo, destinato al collasso in tempi relativamente brevi.

Il Laboratorio politico Alternativa ha una diffusione sulla maggior parte del territorio nazionale: in Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Marche, Umbria, Lazio, Sardegna, Campania, Basilicata e Sicilia.

 

Giulietto Chiesa è un giornalista e un politico italiano, è stato redattore de “L’Unità” e corrispondente in Urss per “La Stampa”. Ha collaborato a numerose testate italiane e internazionali. Ha scritto numerosi libri dedicati a temi di politica, attualità e storia. All’attività giornalistica ha affiancato l’attività politica, diventando europarlamentare nel 2004. Nel corso del 2006, insieme all’associazione “Megachip”, ha promosso un’inchiesta sulle vicende dell’11 settembre 2001, da cui è stato realizzato il film “Zero-Inchiesta sull’11 settembre”, con regia di Franco Fracassi. Nel gennaio 2010 ha dato il via al laboratorio politico “Alternativa”

 

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