Aderiamo alla manifestazione che si
svolgerà Sabato 18 settembre a Ponte a Elsa per denunciare il razzismo
delle politiche del governo, lega nord in testa. Da anni lavoriamo
quotidianamente sul territorio per facilitare l'incontro fra culture
diverse e difendere i diritti dei più deboli, migranti e non. Crediamo
fermamente che la Lega Nord con questa terra, storicamente accogliente,
aperta e solidale, non c'entri assolutamente niente.
Parteciperemo
alla manifestazione e invitiamo tutti i cittadini e le cittadine di
ogni origine a portare i loro corpi, le loro idee, i loro sogni di un
mondo migliore sabato prossimo.
Ribadiremo con determinazione il
nostro no all'ipotesi di un lager per migranti (CIE) in Toscana. Lager
tanto caro al ministro Maroni, che entro il 2010 ne vorrebbe almeno uno
in ogni regione.
Nei giorni scorsi siamo rimasti colpiti dalle
parole pronunciate da Gino Strada (cittadino onorario di Empoli),
all'incontro nazionale di Emergency a Firenze. Emergency, associazione
di volontari che conoscono bene cosa succede nel mondo, cosa è la
guerra: se sappiamo che nove vittime su dieci sono bambini e civili è
solo grazie ad associazioni come questa, non certo grazie ai media main
stream come dovrebbe essere in un paese civile. Ma Emergency è
un'associazione molto attenta e lucida nell'analizzare anche cosa sta
succedendo qui, oggi nel nostro Paese: questo secondo noi è importante.
Sottoscriviamo
dunque in pieno il manifesto di Emergency "Il mondo che vogliamo", e
facciamo nostre le sue splendide parole, una parte delle quali, vista
la presenza della lega in città, riteniamo opportuno riportare.
"[...] Una gravissima deriva di barbarie è davanti ai nostri occhi.
In nome delle “alleanze internazionali”, la classe politica italiana ha scelto la guerra e l’aggressione di altri Paesi.
In nome della “libertà”, la classe politica italiana ha scelto la guerra contro i propri cittadini costruendo un sistema di privilegi, basato sull’esclusione e sulla discriminazione, un sistema di arrogante prevaricazione, di ordinaria corruzione.
In nome della “sicurezza”, la classe politica italiana ha scelto la guerra contro chi è venuto in Italia per sopravvivere, incitando all’odio e al razzismo.
È questa una democrazia? Solo perché include tecniche elettorali di rappresentatività? Basta che in un Paese si voti perché lo si possa definire “democratico”?
Noi consideriamo democratico un sistema politico che lavori per il bene comune privilegiando nel proprio agire i bisogni dei meno abbienti e dei gruppi sociali più deboli, per migliorarne le condizioni di vita, perché si possa essere una società di cittadini.
È questo il mondo che vogliamo. Per noi, per tutti noi. Un mondo di uguaglianza."
E questo è anche il mondo che vogliamo noi.
SABATO 18 SETTEMBRE, ore 16 Casa del popolo di Ponte a Elsa, manifestazione contro la lega nord padana e contro quella toscana, che alla fine dei conti è la stessa.