Torniamo a rendere pubblici i preoccupanti numeri che riguardano gli
sfratti nel territorio dell'empolese-valdelsa. Lo sportello sociale, che
assiste molte famiglie nei percorsi di conquista del diritto alla casa,
in questa settimana si troverà di fronte ben quattro sfratti, tutti tra
martedì 23 Marzo e giovedì 25 marzo. Uno (domani) riguarda una famiglia
residente a San Miniato, gli altri tre sono a Empoli. Ma non tutte le
famiglie in difficoltà fanno riferimento allo sportello sociale, e i
numeri sono ben più alti: sono decine e decine gli sfratti esecutivi
ogni settimana nel circondario, e colpiscono famiglie italiane e
migranti.
Lo sportello sociale non effettuerà picchetti sicurezza, ma accompagnerà
le famiglie che fanno riferimento ad esso nelle trattative con gli
ufficiali giudiziari e soprattutto con le amministrazioni comunali. Sono
le amministrazioni che hanno i mezzi e che sono chiamate a garantire il
diritto alla casa di tutti i cittadini, indipendentemente dalla
provenienza o dalla situazione di difficoltà economica.
Invitiamo le famiglie e i precari in difficoltà nell'accedere al diritto
alla casa ad organizzarsi, poiché solo dietro la spinta di un forte
movimento sociale le istanze di diritto ad una vita dignitosa, oggi,
possono essere poste in essere: OrdaPrecaira e Cobas offrono in tal
senso lo sportello sociale gratuito tutti i mercoledì sera negli spazi
del cs Intifada in via 25 Aprile a Ponte a Elsa.
Chiediamo agli unici che potrebbero agire contro gli sfratti, cioè agli
amministratori ed al sindaco in primis, di bloccare seriamente, con
ordinanza, l'esecuzione degli sfratti sia per morosità che per finita
locazione. In alternativa chiediamo di esercitare la sua possibilità di
requisire le case sfitte, o comunque di reperire alloggi nel mercato
privato o dal patrimonio pubblico in abbandono, da destinare ad alloggi
di emergenza per sfrattati.
Uno degli sfratti, quello del 24 Marzo, è contro la famiglia Rahim, che
grazie ad un picchetto sicurezza il mese scorso riuscì a strappare un
rinvio temporaneo. In questo mese l'unica "soluzione" che il comune e
l'assessorato alla casa hanno trovato, è un alloggio, ancora non si sa
se pubblico o di un privato (in tal caso i costi graverebbero sulle
casse comunali e dunque su tutta la cittadinanza), ma solo fino al 30
Aprile: e poi? Un tetto sopra la testa non è un'esigenza di cui le
famiglie hanno bisogno una tantum, ma quotidianamente, non si può vivere
perennemente con il ricatto della precarietà abitativa.
Come si può pensare di risolvere in questo modo il problema casa?
CONTRO LA CRISI BLOCCO DEGLI SFRATTI
ALLOGGI PUBBLICI A CANONI SOCIALI PER CHI E' COLPITO DALLA CRISI
SPORTELLO SOCIALE EMPOLI
Comunicato Stampa, 22 Marzo 2010
Nel circondario la crisi è di casa!
Empoli
23 / 3 / 2010