Dal 18 novembre l’intervista al Subcomandante Marcos nelle librerie italiane

Parla il Sub Marcos. In Italia Punto e a capo, libro intervista su presente e futuro dell'EZLN

Recensione del libro di interviste e fotografie distribuito in Italia dalla Edizioni Alegre di Roma.

Utente: vfabris
16 / 11 / 2009

PUNTO E A CAPO. Presente, passato e

futuro del movimento zapatista.

Laura Castellanos dialoga col Subcomandante

Marcos.

Fotografie di Ricardo Trabulsi

Traduzione all’italiano di Fabrizio Lorusso

Edizioni Alegre – Collana Tempi Moderni

Recensione di Matteo Dean

“L’EZLN si trova in uno stato d’indeterminazione,

siamo abituati a questo

ed è così che ci vengono meglio le cose”.

Sub Marcos.

Esce finalmente in Italia la traduzione del libro CORTE DE CAJA. Entrevista al Subcomandante Marcos, arrivato alla sua quarta ristampa in Messico e già tradotto in tedesco, che comprende una lunga intervista realizzata in due sessioni alla più nota figura e portavoce dell’EZLN (Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale), il Subcomandante Insurgente Marcos a 7 anni dall’inizio dell’esperimento autonomo delle Juntas de Buen Gobierno e a 4 anni dal lancio dell’iniziativa politica della Otra Campaña, proposta come alternativa dal basso al sistema politico fondato sulla rappresentanza partitica.

Dal 18 novembre è infatti nelle librerie PUNTO E A CAPO. Presente, passato e futuro del movimento zapatista, edito da Edizioni Alegre con oltre cento pagine di dialoghi realizzati dalla giornalista messicana Laura Castellanos con Marcos, alias Delegado Cero, e alcune foto inedite del Subcomandante sullo sfondo del caracol de La Garrucha in Chiapas. L’ottima traduzione dallo spagnolo all’italiano è curata da Fabrizio Lorusso, accademico e poeta italiano da otto anni a Città del Messico.

In questa intervista Marcos fa un corte de caja, un bilancio, di quanto s’è perduto e quanto è stato conquistato a partire dalle origini del movimento (in realtà dalla sua preistoria) fino alla data dell’intervista e oltre parlando dei dilemmi che decideranno il suo futuro. Non si tratta solo di quelli riguardanti l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale ma anche di quelli sulla sua persona e la sua leadership. “Se pensassi di cambiare qualcosa sarebbe questo: non essere stato così protagonista nei media”, afferma.

L’origine del libro si risale a un reportage apparso sulla rivista messicana Gatopardo all’inizio del 2008, intitolato “Ritratto radicale”, di Laura Castellanos. Punto e a capo raccoglie due interviste rilasciate nella capitale messicana e nella località La Garrucha, Chiapas, nell’autunno del 2007. In queste Marcos riflette sulle ragioni dell’isolamento del movimento, della sua rottura con la classe politica e l’intellighenzia progressista del paese e sull’avanzata della strategia controinsurrezionale nei confronti delle comunità zapatiste.

Marcos rivisita la sua storia personale e quella dell’EZLN rispondendo qui alle critiche che gli sono state rivolte da più parti negli ultimi anni. Parla anche, per la prima volta, di alcuni presidenti latinoamericani come Fidel Castro, Hugo Chávez, Evo Morales, Cristina Fernández de Kirchner, delle FARC (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia), la più antica guerriglia del continente, e colloca il movimento del Chiapas nelle coordinate della politica continentale, prendendo posizione rispetto a temi capitali, come la relazione dell’EZLN con atre organizzazioni armate. Inoltre apre uno spiraglio per parlare di se stesso, della sua persona, in un tono quasi confidenziale, con l’ironia e lo humour che da sempre lo caratterizzano.

L’intervista rappresenta anche un modo per avvisare i lettori: “l’EZLN si trova isolato e vulnerabile, mentre sta avanzando la strategia antinsurrezionale contro le comunità zapatiste”. Sullo sfondo della ricostruzione storica del movimento zapatista, che ha fissato la difesa dei diritti indigeni nell’agenda politica del mondo, è questo il messaggio che il Subcomandante Marcos ha voluto comunicare al lettore. Un avvertimento che assume oggi speciale rilevanza, soprattutto alla luce degli avvenimenti di questi mesi: la scarcerazione di buona parte dei colpevoli della strage di Acteal (22 dicembre 1997) e la pubblicazione dei documenti ufficiali che coinvolgono il governo federale della strategia paramilitare contro la ribellione indigena.

Certo, sentir parlare Marcos attraverso la pagine di Punto e a capo sembra strano, proprio oggi che l’EZLN tace. Ma forse, in realtà, è un ottimo spunto per riprendere un discorso mai concluso e che, probabilmente, ripartirà in modo acceso il prossimo anno, quel 2010 che sarà il centesimo anniversario della Rivoluzione messicana.

Da segnalare, infine, che i ricavi ottenuti dalla vendita del libro serviranno per sostenere economicamente il movimento zapatista.