Taranto 12 febbraio 2010

Pdl federalisti a convenienza - no al nucleare!

Contestazione antinucleare sotto le sedi cittadine del PdL

14 / 2 / 2010

Che Taranto fosse la città più inquinata d' Europa lo sanno ormai tutti, o almeno cosi pensavamo.
I dirigenti locali del PdL infatti sembra vivano in una terra talmente vergine ed immacolata da non sbattere ciglio dinnanzi alla proposta di installare delle centrali nucleari in Puglia, e come per rigassificatori, raffinerie e colossi industriali si sono mostrati ben soddisfatti di rilanciare la tanto famosa “vocazione industriale” della nostra terra.
Non riusciamo a capire con quale criterio questi dirigenti locali hanno la faccia di scendere in strada con i cittadini di Taranto per chiedere aria pulita e poi assecondare il governo nazionale nelle politiche energetiche che vedono nel nucleare la risposta al bisogno di energia a basso prezzo (per chi poi? Non certo per le famiglie, piuttosto per i grandi siti industriali e gli speculatori).
Alla faccia del federalismo e del rispetto delle comunità locali il Governo Berlusconi in materia di politiche energetiche si mostra autoritario e centralista,
un federalismo di propaganda che da una parte consente alle regioni del nord di abbandonare la “zavorra” delle politiche di sviluppo per il sud (come se non avessimo contribuito anche noi a creare il miracolo economico delle regioni settentrionali in termini di manodopera a basso costo fino alle intelligenze nostrane costrette ad emigrare per studiare e realizzarsi lavorativamente), e dall' altra continua a deturpare i nostri territori con pericolose ed obsolete centrali nucleari.
Il Governo anziché misurarsi con l opinione pubblica rendendo noti i siti che andranno ad ospitare le centrali nucleari, in vista delle elezioni regionali, continua a mantenere uno stretto riserbo, ma sappiamo già che non sono previste centrali nucleari ad Arcore, non possiamo dare la stessa sicurezza su Taranto e la sua provincia.
Essere contro il nucleare non significa essere a favore dell' energia fossile o del metano, questa non vuole essere una battaglia né populista né conservatrice ma volta a ridefinire il rapporto tra società umana ed energia che deve, prima di tutto, partire dalla necessità di ridurre i consumi energetici attraverso l' eliminazione dello spreco e l' aumento dell' efficienza energetica.
Essere contro il nucleare significa investire nelle fonti rinnovabili e pulite, significa incentivare la ricerca sull' eolico ed il fotovoltaico.
Qualsiasi soluzione che non parta da questo è una “non soluzione”, ed è per questo che se necessario disobbediremo all' imposizione del Governo.
L' impugnazione da parte del Consiglio dei Ministri delle leggi di Puglia, Campania e Basilicata che impediscono l' installazione di centrali nucleari sul loro territorio è un atto criminoso che non può passare sotto silenzio.
Per noi il nucleare sarebbe solo uno spreco ed un pericolo, e a chi continua ad affermare che i siti nucleari sono sicuri sarebbe il caso di mandarli a Le Havre in Francia o a Shellafield in Inghilterra, dove le centrali nel normale funzionamento hanno prodotto disastri e inquinamento radioattivo senza avere incidenti gravi.
Avvertiamo i dirigenti locali del PdL ed il Governo che saremo in prima linea a difesa del nostro territorio cosi come stiamo facendo da oltre due anni, e ribadiamo ancora una volta che non accetteremo imposizioni dall' alto che tutelano i profitti di pochi e distruggono la dignità della popolazione e il diritto di definire il proprio futuro.

...FINO ALL' ULTIMO RESPIRO!

C.S. CLOROROSSO-TARANTO