Presidio della RETE SEE YOU IN COPENHAGEN - TARANTO davanti al consolato danese a Bari

Bari 4 gennaio 2010

Utente: Spartanrash
4 / 1 / 2010

Oggi, circa trenta ragazzi e  ragazze appartenenti alla rete “SEE YOU IN COPENHAGEN” di Taranto, hanno presidiato il consolato danese di stanza a Bari per chiedere l'immediata scarcerazione del ricercatore italiano Luca Tornatore, arrestato durante un raid di “arresti preventivi” della polizia danese in seguito ad un dibattito pubblico, come tanti ce ne sono stati in quei giorni a Copenaghen.  Luca è ancora in carcere in attesa di processo. Il suo arresto insieme a quello di tantissimi altri giovani che in quei giorni hanno espresso la loro  “ idea diversa” di ciò che doveva essere il vertice COP15 altro non è che l'emblema della sciagurata gestione  del dissenso che le autorità danesi hanno messo in campo, culminata con  arresti preventivi del tutto arbitrari e ingiustificati.
L'unica colpa di Luca Tornatore è stata quella di essere un protagonista dei tanti dibattiti mettendo a disposizione le sue competenze.  
I ragazzi presenti davanti  il consolato danese di Bari hanno chiesto ed ottenuto di incontrare  il console al quale hanno lasciato un documento che richiedeva  la scarcerazione di Luca Tornatore che è stato prontamente girato all'ambasciata danese di Roma.
Di seguito il testo del documento lasciato al console e girato all'ambasciata danese:
FREEDOM FOR LUCA TORNATORE AND ALL THE CLIMATE PRISONERS!
E' passato quasi un mese dall'arresto di Luca Tornatore, ragazzo punito perché colpevole di essere competente. Luca, infatti, è uno scienziato, un astrofisico, ricercatore dell'Univeristà di Trieste; Il suo arresto, durante le giornate  di Copenhagen rappresenta il fiore all'occhiello nel disastro generale della gestione del COP15 da parte delle autorità danesi. 
Arresti preventivi di massa, criminalizzazione di ogni forma di dissenso e disobbedienza civile sono stati la base di un metodo e di una strategia che ha fatto vacillare  ed evidenziato le lacune della socialdemocrazia nord-europea. 
Luca è stato arrestato durante un raid della polizia danese avvenuto al termine della conferenza tenuta da Michael Hardt e Naomi Klein e svoltasi nel quartiere di Christiania.
Insieme ad altri 80 italiani fermati quella sera a Copenhagen è l'unico a trovarsi tutt'ora in stato di arresto, proprio perchè LucaTornatore si è espresso pubblicamente e con competenza all'interno del ClimaForum portando al suo interno contenuti scomodi tali da evidenziare il fallimento del vertice.
Tantissime sono state le manifestazioni di protesta in diverse città italiane verso le autorità danesi e altrettante sono state le attestazioni di solidarietà verso lo scienziato italiano: dalle interrogazioni parlamentari alle proteste della comunità scientifica guidata da Margherita Hack con cui Luca ha collaborato. Si è espresso anche il consiglio comunale di Venezia ed il premio Nobel Dario Fò.
Anche noi oggi, dalla Puglia, presidiando il consolato danese a Bari, noi, che con Luca e con altre migliaia di persone abbiamo attraversato  in quei giorni le strade di Copenhagen per proporre altre soluzioni, per far sentire la voce di chi, in quel vertice, voce non aveva, di chi immagina un futuro diverso, chiediamo alle autorità danesi l'immediata scarcerazione di Luca Tornatore.Presidio a BariPresidio a Bari 2

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