Primo marzo Perugia - cronaca della giornata

1 / 3 / 2010

Una marea gialla ha invaso questo pomeriggio le strade del Centro storico di Perugia, Giallo: il colore dell’antirazzismo; il colore di una giornata carica di suggestioni, che mette al centro le condizioni di vita e di lavoro dei migranti e che mobilita lavoratori e precari colpiti dalla crisi economica ancora in atto. Una giornata che racchiude i bisogni, i desideri e le passioni di quanti non vogliono più essere invisibili, sfruttati, discriminati. Migranti di ogni provenienza e nazionalità, seconde generazioni ed autoctoni hanno dato vita ad un corteo vivace e colorato, espressione di un movimento che ha nel meticciato la sua forza e che in queste settimane di preparazione all’evento ha sperimentato forme nuove di auto-organizzazione e cooperazione dal basso.

Ad aprire il corteo c’era lo striscione “No al razzismo istituzionale”, un chiaro messaggio a quella classe di governo che, sia livello nazionale che territoriale, sia da destra che da sinistra, sta mettendo in atto politiche tese a discriminare i migranti, negando loro diritti e dignità. Tra gli striscioni presenti si segnala quello contro il famigerato “Pacchetto sicurezza”, approvato recentemente dal governo Berlusconi e fortemente sostenuto dal ministro leghista Maroni. La legislazione sull’immigrazione, a partire dalla legge Turco-Napolitano, fino alla Bossi-Fini per terminare con il “Pacchetto Sicurezza”, ha creato con il legame tra lavoro e permesso di soggiorno persone altamente ricattabili: chi perde il lavoro perde anche il permesso di soggiorno e sempre più spesso anche chi ne ha diritto, a causa dei lunghissimi tempi di attesa per il rinnovo, è in una condizione indefinita tra regolarità e irregolarità. Ad attendere chi è sprovvisto del permesso di soggiorno vi sono i CIE (centri di identificazione ed espulsione), veri e propri lager, ignobili strutture detentive in cui i migranti vengono rinchiusi e privati dei loro diritti fondamentali.

Un altro striscione “Italiani e migranti per una nuova cittadinanza” esprime forse in maniera più efficace il senso dell’intera manifestazione: la volontà di difendere i diritti esistenti e soprattutto di affermare diritti nuovi, che passano attraverso la costruzione di una nuova cittadinanza fatta di reddito, di casa e di welfare, per tutte e tutti indistintamente, migranti ed italiani.

Il corteo ha raggiunto piazza IV Novembre passando per corso Vannucci e durante il tragitto ha raccolto numerose altre persone. Anche la Fontana Maggiore è stata ricoperta di tessuto giallo, a testimoniare che è il cuore stesso della città a voler respingere il razzismo e chi lo produce. Dalle scale del duomo sono poi stati lanciati trecento palloncini gialli, creando un colpo d’occhio suggestivo e spettacolare.

La manifestazione ha raggiunto infine nuovamente Piazza Italia, dove è stato installato uno stand con materiale informativo e gadget dell’evento, tra cui una maglietta gialla con il logo del “Primo Marzo 2010”. La giornata si è chiusa con una serie di interventi dei partecipanti, tra cui quelli di Ismaïl e Gazmir, che sono stati tra i promotori del Gruppo di Perugia del “Primo Marzo”.

Playlist

Foto del primo marzo a Perugia

Foto del primo marzo a Perugia

Foto primo marzo - perugia 3

Primo marzo Perugia 2010