Roma : Stop I-60!

la ribellione dei cittadini del braccio sud dell’XI muncipio

Utente: radiosonar
17 / 6 / 2009

Il progetto I-60 è l’ennesima beffa edilizia che si sta compiendo nei vasti territori di Roma sud.
Forte del meccanismo delle compensazioni ( sulla legittimità del quale sarebbe da dedicare tomi) un consorzio di varie imprese edili sta compiendo i primi passi per riversare in una zona verde 400mila metri cubi di cemento.

Lo scorcio di prato che anche l’automobilista più sbadato non può non notare tra via di Grottaperfetta e via Ballarin andrà a sparire sostituito dal solito grigio panorama di alberghi, centri commerciali e case in vendita a prezzi non certo popolari.

4605_89163681333_677346333_1998962_7332610_n.jpgIl nuovo eco-mostro prevede inoltre un insediamento di seimila nuovi abitanti, con il conseguente afflusso di vetture sulle strade adiacenti. Ovviamente tutto ciò senza garantire assolutamente infrastrutture adibite alla mobilità. Gli effetti valutabili anche a occhio nudo e senza bisogno di indagini statistiche sono: aumento del traffico in una zona dove si è gia prossimi al collasso, disfacimento del manto stradale e conseguente diminuzione dell’intervallo di tempo tra una manutenzione e l’altra e maggiori emissioni di gas inquinanti con danni alla salute dei cittadini. Senza considerare la perdita di un’area di grande pregio dal punto di vista ambientale ed archeologico.

Ma in queste previsioni non certo rosee spunta fuori una nota di particolare importanza: il coordinamento delle realtà che stanno portando avanti la battaglia contro l’edificazione si muove ben deciso. Il corteo di oggi partito dal forte ardeatino ha visto la partecipazione di duecento cittadini, donne, uomini e molti bambini, cittadini stranieri e italiani che hanno sfilato per la grottaperfetta fino al quartiere poggio ameno, distribuendo volantini informativi, accendendo fumogeni colorati e gridando a gran voce l’esigenza di uno stop completo e definitivo ai lavori.

La zona più periferica e per molti versi abbandonata del municipio XI si riunisce a discutere attorno ad un problema che non è solo territoriale ma riguarda l’intera area metropolitana. Scendere in piazza è per questo quartiere già un traguardo storico, zona dormitorio da sempre, Roma 70 è “l’anello debole” nella catena della rete di partecipazione della zona. È il quartiere costruito in tempi più recenti e per questo mancante di ogni tipo di struttura di aggregazione sociale tipica dei quartieri popolari.


E’ il quartiere senza nemmeno una piazza, che ruota solo attorno alla chiesa e al centro commerciale I granai, la zona esclusa dove vivono migliaia di persone e ci arrivi di notte solo percorrendo il deserto buio di grottaperfetta. I palazzoni a fornetto dove puoi campare una vita senza sapere il nome di chi ti abita di sopra. Roma 70 dove l’encefalogramma della ribellione è sempre risultato piatto, dove da fuori si vedono le aiuole curate dentro i condomini e il degrado sociale è ben nascosto e poco visibile, vissuto nella solitudine dei singoli.

Questa dove vogliono venire a speculare per l’ennesima volta i signori del mattone è sempre stata una zona franca e di conquista. Ma questa volta qualcosa è cambiato e sembra che in un pomeriggio primaverile di giugno l’idea di una manifestazione autorganizzata sia diventata appetibile a molti. Questo quartiere non è la garbatella, terra dei sogni, dove l’eco delle lotte sociali degli anni passati non è mai spento, qui molti a chiederglielo forse ti rispondono che il ’68 è l’anno nel quale il festival lo ha vinto sergio endrigo, per questo la piccola, rumorosa e agguerrita schiera di oggi mi fa sperare bene.
Perché la lotta contro l’ I-60 è una piccola presa di coscienza collettiva che appunto una dimensione collettiva in questo mondo può esistere. Che oltre alla macchina in garage e la spesa al Panorama esiste il diritto di una comunità a vivere in un ambiente sano, verde, non inquinato, dove la terra di tutti viene usata per il bene di tutti.
(Sirio Tessitore)

L’invito aperto ai cittadini è per mercoledi 24 giugno alle ore 18:00 presso l’URBAN CENTER in via Niccolò Odero 13 dove si discuterà del problema con l’assessore all’urbanistica del comune di Roma e il presidente del municipio XI



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