Sono colpevole di concorso in omicidio

di Beppe Casales

12 / 4 / 2010

Rachel è morta e io sono uno dei responsabili.
Rachel era una bimba nigeriana di 13 mesi. La notte del 3 marzo ha attacchi di vomito. Il papà Tommy chiama il 118 e assieme alla moglie e alla figlia di 2 anni e mezzo vanno in ospedale Uboldo di Cernusco sul Naviglio.
Il medico di turno, in sei minuti, visita la Rachel e la dimette prescrivendole tre farmaci. «Non l’ha nemmeno svestita», racconta la mamma. Sul referto medico si leggono poche parole: «Buone condizioni generali».
Tutta la famiglia alle 2 di notte va in cerca dei farmaci ma Rachel sta sempre peggio.
Tornano al pronto soccorso.
Il personale medico dice che Rachel ha la tessera sanitaria scaduta, che non possono visitarla ancora o ricoverarla.
Tommy, il papà, è in Italia dal 1997, ha un permesso di soggiorno da residente da rinnovare ogni sei mesi ma che scade in caso di disoccupazione. Tommy, per ottenere il rinnovo della tessera sanitaria propria e delle figlie, doveva presentare una serie di documenti che ne attestassero la posizione, fra i quali la busta paga dell’ultimo mese. Licenziato solo sei settimane prima, la pratica si è trasformata in un incubo.
Tommy inizia a disperarsi. Urla, dice che vuole che sua figlia venga curata.
I medici chiamano i carabinieri per fare allontanare Tommy.
I carabinieri ottengono che alle 3 di notte Rachel venga ricoverata in pediatria, «ma fino alle otto del mattino nessuno la visita e non le viene somministrata alcuna flebo, nonostante nostra figlia avesse fortissimi attacchi di dissenteria e non riuscisse più a bere nulla», raccontano i genitori.
Alle cinque e mezza del giorno dopo il cuore della bambina si ferma, dopo 30 minuti di manovre di rianimazione viene constatato il decesso.
Ora ci sarà un'inchiesta. Ma la sostanza non cambia.
Le leggi e la burocrazia dello Stato in cui vivo hanno ucciso Rachel.
Le leggi e la burocrazia sono state decise da persone elette dai cittadini di questo Stato.
Io non ho fatto abbastanza per impedire che potesse succedere una cosa del genere, che una piccola bimba di 13 mesi possa morire così.
Io sono colpevole di omicidio, o come direbbe il linguaggio della legge, infanticidio.