Sabato 23 Aprile Trino vercellese si è tinta di giallo; un migliaio di bandiere gialle contro il nucleare hanno attraversato la cittadina arrivando fin sotto la centrale.
Il corteo aveva una composizione vasta, molti i trinesi che vi hanno partecipato, tante anche le delegazioni di resistenti per la difesa del territorio come i notav valsusini, le associazioni del monferrato, i movimenti contro le discariche della valledora e i comitati di Saluggia e Boscomarengo (dove ci sono i depositi di scorie nucleari), il corteo aveva anche molte macchie blu, effetto ottico provocato dalle tante bandiere per l’acqua bene comune.
Una manifestazione partecipata, viva e colorata e consapevole del fatto che le marce indietro del governo Berlusconi sulle politiche energetiche sono state attuate per far fallire il referendum del 12 giugno e far abbassare l’attenzione soprattutto dopo l’onda emotiva dei tragici fatti avvenuti in Giappone nella centrale di Fukushima.
I messaggi che sono stati comunicati dal corteo antinucleare vertevano attorno alla gestione delle politiche energetiche e le sue assurde ricadute nocive nei territori; la gestione delle scorie nucleari infatti, oltre a produrre effetti dannosi nei comuni interessati possono dilagarsi in tutto il nord italia per via della presenza di impianti e depositi a ridosso dei fiumi affluenti del Po. Nel febbraio 2011 sono iniziati i trasporti delle barre da Saluggia a la Hague (per poi tornare in loco), tutti i comuni della tratta ferroviaria infatti sono investiti da questa pericolosa operazione.
La difesa dei Beni comuni e le politiche energetiche alternative sono la bussola dei collegamenti del movimento no nuke vercellese, la grande partecipazione al corteo di Trino rilancia con forza queste parole d’ordine scrivendo una nuova agenda di movimento fino e oltre il Referendum del 12 giugno.
FINCHE' VIVREMO SVENTOLEREMO BANDIERA GIALLA NONUKE
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