Un'altra Roma-Napoli, nuova inchiesta pacco da parte della questura di Napoli e del Ministro Maroni

Utente: Partigiano
10 / 2 / 2010

Un'altra Roma-Napoli": "un'inchiesta pacco", innescata ad orologeria dopo le vicende di Udine ma senza avervi nessuna attinenza e che si sgonfierà nel tempo ma intanto serve a fare propaganda. Questo ci sembra onestamente l'inchiesta che ieri ha portato a una serie di misure cautelari negli ambiti del tifo organizzato.
Un generico attacco al mondo ultras, nell'infinita spirale repressiva che senza successo il ministro Maroni porta avanti da anni.
Lo diciamo dopo averla guardata piu a fondo proprio per aver appreso che nell'inchiesta è stato oggetto di misure cautelari in carcere anche Diego Molino, una persona attiva nelle iniziative sociali promosse
dal laboratorio insurgencia nei quartieri popolari e che non riconosciamo per niente nell'immagine
che ne danno i quotidiani di oggi.
Rispetto all'inchiesta: dov'è la consistenza del quadro probatorio? dov'è l'attinenza dei fatti con le accuse?
Anzitutto su diversi giornali di oggi è scritta una cosa non vera: a Diego infatti non è assolutamente
contestato il lancio di bottiglie incendiarie! Si parla di presunte responsabilità nel trasporto,
ma senza alcun concreto elemento probatorio a sostegno dell'accusa e delle responsabilità di Diego.
Se a questo sommiamo gli altri episodi, del tutto scorrelati temporalmente tra loro e francamente di dubbia consistenza (come il "processo alle intenzioni" per i fatti di Napoli-Chievo, con l'uscita dalla curva dove però dal video non si sentono minacce ne si vedono modalità aggressive) ne vengono le nostre conclusioni.
Per questo ci è venuta in mente un'altra boutade partorita dal Ministero dell’Interno:
ricordiamo infatti le menzogne dispensate dopo le vicende di Roma - Napoli dello scorso campionato, verificatesi poi vuoti teoremi privi di fondamento.

Diego è costantemente impegnato nel lavoro con i minori a rischio nel Rione Sanità.
Da anni, infatti, il suo impegno sociale si traduce in sostegno ai minori tramite gli strumenti della socialità autogestita.
La sua recente attività lo vedeva impegnato come volontario nel laboratorio di costruzione di maschere per il Carnevale multietnico e antirazzista che si terrà nel quartiere proprio questo fine settimana. Un impegno svolto sempre alla luce del sole e con la tenacia e la determinazione di chi vuole contribuire alla rinascita di un quartiere in cui i drammi sociali, a cominciare dai piu’ piccoli riempiono la quotidianità.
Anche per questo non vogliamo restare in silenzio di fronte a una misura repressiva ingiusta, che si riferisce a fatti avvenuti mesi or sono eppure, guarda caso, arriva con straordinario tempismo dopo Udine, rivelando una funzione del tutto impropria e "dimostrativa"!

Laboratorio Insurgencia