Vercelli, classica città di provincia
del profondo nord, vive su alcune aziende reduci da una produzione
fordista, ormai pochissime, e sulle intelligenze che trascorrono molto
del loro tempo sui treni per raggiungere le metropoli vicine.
Una
piccola città e un territorio circostante vissuto come "terreno di
conquista" per speculazioni di vario tipo, da quelle ambientali,
passando per le classiche rendite sugli spazi, fino a quelle prodotte
dalle gesta di abilissimi fantini al galoppo della crisi mascherati da
imprenditori.
Il
territorio sta subendo una rapida spoliazione di tutto il suo bene
comune; sia mentre vediamo il consumo del suolo attraverso scorie e
discariche, sia mentre viviamo il nostro tempo di vita nella piazza
centrale di Vercelli.
Controllo
dei comportamenti e disciplinamento si intrecciano in questa epoca; il
potere serializza le esistenze per assicurarsi il suo potere su di
esse, sfruttandone, appunto, la loro potenza.
Queste
dinamiche si scorgono palesi nelle metropoli, ma si fanno più
"minuziose","accanite" e "psicologicamente devastanti" nelle cinture
delle metropoli stesse, cioè le province.
Vivere
gli spazi della città e riempirli di socialità è una cosa "permessa"
solo a metà, o meglio, è consentito solo quando il "governo del
controllo" riesce a catalogare, sorvegliare e punire tutte le figure
sociali sconvenienti o "devianti".
Gli spazi della città vengono sempre vissuti sotto l'occhio digitale degli "sbirri robot" e dalla presenza morbosa di pattuglie di forze dell'ordine di tutte le risme che si affannano nel ricercare il nuovo ragazzino da sbattere sul giornale con tanto di conferenza stampa "vittoriosa".Parallelamente succede una cosa a tratti "divertente", cioè l'imposizione di restrizioni sulla "vita notturna". (Come?!Viene proposta ed assolutizzata una sola tipologia di divertimento e viene allo stesso tempo sottrratta?!)Una contraddizione vera e propria se la si guarda ad occhio nudo, in realtà, è una pratica per disciplinare tutto ciò che esce dal controllo e in coincidenza istigare all'unico divertimento possibile, cioè quello dato dal consumismo.
Ecco perchè per il secondo anno diamo vita ad una Street Parade che si snoda per la città, vogliamo irrompere dentro la consuetidine routinaria del controllo per disarticolarlo.
Mentre assessori si prodigano al "servizio della città" andando in giro con le "task-force" abilitate dalle ordinanze del sindaco per fermare i "fracassoni", noi ci interponiamo e rivendiachiamo tutti gli spazi della città come bene comune, di tutt@ per tutt@.
Luoghi di ricchezza e socialità vissuti attraverso la cooperazione delle intelligenze, luoghi riempiti d'arte urbana, luoghi in-controllabili da chi vuole mordere le carni delle soggettività per imbirgliarle e farle proprie; questa è la mappa della nostra città!
No, non avete sbagliato!...le nostre sono le mappe della libertà, la direzione è sempre ostinata e contraria, la navigazione è difficile e poco visibile, ma si sa...il vascello pirata è abituato a certi tipi di traversate.
www.piratidellerisaie.tk
SABATO 17 LUGLIO
concentramento
ore 21,30
P.za Cavour
diversi mc's and dj's - elektro - d'n'b - dub - dubstep - tek
drink pop - percussion
infine...
---> free party-dancehall in zona industriale